Le domande sui fertilizzanti sono sempre tante e tali che spesso ci lasciano in una grande confusione.
Spesso l’utilizzo di fertilizzanti desta preoccupazione poiché come si sa possono sia apportare benefici alle nostre orchidee ma anche arrecare dei danni alla pianta se utilizzati in modo sbagliato.
Di certo non vogliamo essere la causa di problematiche serie per le nostre orchidee per il nostro desiderio di vederle sempre belle e fiorite e quindi ottener l’effetto contrario.
Vediamo insieme le risposte alle principali domande sui fertilizzanti per orchidee.
COSA SCOPRIRAI
Di che nutrienti ha bisogno l’orchidea?
Tutte le varietà di orchidea richiedono una composizione specifica di terriccio grossolano che decomponendosi offre nutrienti alle radici , in special modo la corteccia che non deve mai mancar nel mix per orchidee.
Come molte altre varietà floreali, anche le orchidee hanno bisogno di tre elementi principali:
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Oppure puoi entrare nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!- Azoto: è la compente responsabile della cura e lo sviluppo delle parti verdi della pianta, e quindi delle foglie e delle nuove gemme;
- Potassio: è l’elemento responsabile dello sviluppo delle fioriture, un minerale essenziale per petali e fiori;
- Fosforo: capace di rinforzare l’apparato radicale è l’elemento che riesce a combattere l’azione degli agenti esterni, come parassiti e insetti.
Ogni quanto va fatta la concimazione?
Una concimazione fatta a regola d’arte per la tua orchidea deve sempre tener presente il ciclo di vita della pianta.
Lo stesso ciclo di vita cambia se l’orchidea è tenuta in casa poiché la temperatura è costante e la fase vegetativa spesso è più lunga e non è limitata ai mesi primaverili, poiché la temperatura resta costante.
Bisogna cominciare il ciclo di concimazione non appena l’orchidea comincia a produrre nuove foglioline. Da quel momento in poi ed a cadenza quindicinale l’orchidea va nutrita costantemente fino alla fioritura.
A questo punto poi è meglio lasciare la pianta riposare per almeno tre mesi evitando di concimare ad oltranza.
Qual è il metodo migliore?
La regola d’oro per la concimazione delle orchidee è sempre la moderazione, anche quando si tratta di fertilizzanti fai da te.
Solitamente si predilige sempre un concime liquido e puoi somministrarlo sia direttamente sul mix nel vaso e sia nell’acqua delle innaffiature.
Nel primo caso puoi procurarti quegli erogatori a goccia che rilasciano lentamente il fertilizzante.
Il metodo prediletto è senz’altro quello di mescolare all’acqua delle innaffiature, in una bacinella, il concime liquido, e fare in modo di immergervi il vaso dell’orchidea.
Cerca di preferire fertilizzanti fai da te così da non danneggiare le radici con preparati chimici. Questi ultimi vanno sempre diluiti oltre le dosi consigliate per evitare un impatto gravoso sulle radici e quindi sull’intera pianta.
Posso realizzare concimi fai da te?
Puoi realizzare molti concimi fai da te in modo semplice ricorrendo ad alimenti che hai sicuramente già in casa e che non sapevi di poter riutilizzare per questo scopo.
Utilizza le bucce di banana
Le bucce di banana sono ricche di potassio. Devi sminuzzarle e lasciarle riposare in acqua per circa una settimana.
Noterai che l’acqua assume un colore brunastro, il che significa che i nutrienti nelle bucce vengono rilasciati nell’acqua.
A questo punto utilizza l’acqua per innaffiare le tue orchidee.
Acqua del riso
Il riso contiene una grande quantità di potassio, l’elemento che incentiva la fioritura nelle piante.
Ti basta recuperare l’acqua di bollitura che puoi utilizzare per innaffiare la tua orchidea, una volta raffreddata.
Puoi perfino evitare di bollire il riso ed utilizzare l’acqua con cui lavi il riso prima di cuocerlo.
Tè verde
Veloce e nutriente è la miscela al tè verde che tutti possiamo preparare.
Lascia in infusione circa 4 bustine di tè verde in 500 ml d’acqua e, una volta raffreddato l’infuso, utilizzarlo per innaffiare il substrato.