Ecco come avere cura di un Bonsai di Mandarino Cinese

È certamente innegabile la bellezza degli alberi bonsai. Ma quelli realizzati con alberi da frutto sono a dir poco spettacolari.

I frutti su di una pianta così piccola sembrano un piccolo miracolo. È proprio il caso del kumquat bonsai, o meglio conosciuto come mandarino cinese.

I suoi frutti in miniatura sono particolarmente belli da contemplare e forniscono alla nostra casa o alle nostre terrazze un tocco di colore invidiabile.

Molti sono particolarmente preoccupati quando si tratta della cura degli alberi bonsai, ma scoprirai che bastano pochi e semplici accorgimenti di cui tener conto nella cura del mandarino cinese bonsai.

Vediamo insieme in che modo aver cura e far prosperare un bonsai di mandarino cinese.

Esposizione

Il mandarino cinese, anche nella sua forma bonsai ha bisogno di tanta luce, soprattutto se vogliamo vederlo fiorito e pieno di frutti.

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Sarebbe meglio che lo esponessi in un luogo particolarmente luminoso, dandogli almeno 6 ore di luce diretta al giorno.

Potresti esporlo a ovest dove godrebbe di luce diretta ma non violenta e calda come la luce delle ore centrali della giornata. È pur sempre un bonsai in vaso e il terriccio potrebbe asciugare subito.

È essenziale che tu lo protegga dalle gelate in inverno. Fai in modo di metterlo al riparo se lo tieni in balcone o in terrazza.

Quando innaffiarlo

Il mandrino cinese bonsai è un piccolo alberello in vaso; quindi, ha bisogno di attenzioni particolari per quanto riguarda le innaffiature.

Durante il periodo primaverile puoi innaffiarlo anche una volta a settimana, mentre la frequenza deve aumentare in estate poiché con le giornate più calde il terriccio in vaso tende ad asciugare più in fretta.

In inverno le innaffiature vanno drasticamente ridotte: al massimo puoi innaffiarlo una volta al mese. Se lo tieni in balcone evita di innaffiarlo quando sono previste gelate o potresti causare dei danni all’apparato radicale.

Essendo in vaso, solitamente in vasi piccoli con una quantità di terriccio ridotta, non ha l’isolamento sufficiente dall’ambiente esterno e le radici potrebbero gelare.

Terriccio

Il terriccio deve essere composto da un 60% di akadama, una particolare argilla giapponese in granuli, ottima per il drenaggio, da un 20% di terriccio universale della migliore qualità e da un 20% di pomice.

Il drenaggio e la presenza di nutrienti sono due caratteristiche fondamentali.

Devo concimarlo?

Per il kumquat bonsai il fertilizzante è fondamentale, soprattutto se vogliamo incentivare la fioritura e quindi la produzione dei piccoli mandarini.

Il periodo adatto è quello vegetativo, quindi a partire dalla primavera, almeno una volta al mese.

Utilizza fertilizzanti liquidi, da diluire, solo dopo aver innaffiato e aver reso il terriccio già umido. Puoi servirti di fertilizzanti fai da te a base di potassio o azoto come quelli ottenuti da bucce di banana o fondi di caffè.

In alternativa puoi ricorrere a fertilizzanti liquidi da banco, facendo molta attenzione al dosaggio per evitare di bruciare la pianta.

Potatura

Il periodo migliore per la potatura è sicuramente l’autunno. Deve servirti a dare alla pianta la forma che ti piace che abbia, e sfoltire la chioma in modo da permettere sia alla luce che al calore del sole della pianta in ogni parte.

Cosa fondamentale è che la pianta deve essere potata solo quando in salute o potresti debilitarla ulteriormente.

Rinvaso

Per un bonsai il rinvaso è un passaggio fondamentale che serve non solo per fornire all’apparato radicale un vaso più grande, ma anche del terriccio nuovo.

Potendo godere di poco spazio e poco terriccio, questo tende ad esaurirsi in fretta. Per questo inizialmente, almeno per i primi due anni effettua il rinvaso ogni anno, meglio se effettuato sul finire dell’inverno.

Il vaso deve essere abbastanza profondo in modo da permettere alle radici di crescere in profondità.

Parassiti e malattie

Spesso il mandarino cinese, anche nella sua forma bonsai contrae il “mal secco”

Si tratta di un’infezione fungina che debilita la pianta nel tempo, penetrato nella pianta attraverso ferite o radici marce.

Sarebbe consigliabile come precauzione, poiché non esiste cura, utilizzare prodotti rameici durante l’autunno.

Cocciniglie e ragnetto rosso possono attaccare il bonsai e nutrirsi della linfa vitale delle foglie.

In caso di aggressione limitata potresti pensare di ripulire le foglie con soluzioni a base di alcol o nebulizzare su tutta la chioma olio di neem.

Se l’infestazione è dilagante allora ricorri a prodotti specifici da banco, sempre esercitando cautela con il dosaggio.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.