Il melograno, con i suoi frutti rossi e lucenti, è una pianta che regala soddisfazioni a chi ha pazienza e cura. Tuttavia, capita spesso che i frutti restino piccoli, duri e non maturino completamente.
Per ottenere melograni succosi e dal colore intenso, è necessario seguire alcune accortezze che vanno dall’irrigazione alla luce, dalla potatura alla nutrizione.
La maturazione, infatti, non dipende solo dal tempo, ma soprattutto dalle condizioni che crei attorno alla pianta.
COSA SCOPRIRAI
L’importanza dell’irrigazione
Uno degli errori più comuni è trascurare l’acqua nei mesi più caldi, pensando che il melograno, essendo una pianta resistente alla siccità, possa farne a meno. È vero che sopravvive anche in terreni asciutti, ma se vuoi che i frutti maturino bene e diventino dolci e polposi, non puoi lasciare che la pianta vada in stress idrico.
Durante la fase di sviluppo dei frutti, da luglio a settembre, il terreno deve rimanere leggermente umido in profondità. Questo significa irrigare in maniera abbondante, ma non troppo frequente: l’acqua deve penetrare lentamente e nutrire le radici senza ristagni. Un trucco utile è pacciamare la base della pianta con paglia o corteccia, per evitare che l’umidità evapori troppo velocemente.
La luce
Il melograno ama il sole pieno. Se i frutti rimangono in ombra, maturano più lentamente e non sviluppano il loro colore brillante. È per questo che la posizione della pianta è fondamentale: deve essere esposta almeno a sei ore di sole diretto al giorno.
Se coltivi il melograno in giardino, assicurati che non sia coperto dall’ombra di altre piante o di muri troppo vicini. Una buona esposizione solare stimola non solo la maturazione ma anche l’accumulo di zuccheri nei chicchi. In zone dove le estati non sono particolarmente calde, puoi anche stendere del telo riflettente sul terreno intorno alla pianta, in modo da aumentare la quantità di luce che raggiunge i frutti.
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La potatura
Una chioma troppo fitta può essere un ostacolo alla maturazione perché i frutti rimangono al buio. Per questo, in primavera, è utile fare una potatura leggera, eliminando i rami secchi e quelli che si incrociano all’interno della pianta. In questo modo l’aria circola meglio e la luce arriva fino ai rami dove crescono i frutti.
Non serve tagliare troppo: basta alleggerire la pianta per evitare che la chioma diventi una barriera. Questo intervento aiuta anche a ridurre l’umidità interna, prevenendo malattie fungine che potrebbero compromettere la qualità dei melograni.
Il concime per il melograno
Per far maturare bene i melograni, la pianta ha bisogno dei nutrienti adeguati. Se il terreno è povero, i frutti possono restare piccoli e poco succosi. Un concime ricco di potassio e fosforo è ideale per favorire la formazione e la maturazione dei frutti, perché stimola la produzione di zuccheri e migliora la consistenza della polpa.
Evita i concimi troppo ricchi di azoto in questo periodo, perché stimolano solo la crescita di foglie e rami a scapito dei frutti. Se preferisci un rimedio naturale, puoi spargere alla base un po’ di cenere di legna setacciata, che è ricca di potassio, oppure preparare un infuso di bucce di banana, anch’esse molto ricche di questo elemento.
Come capire quando i frutti sono pronti
Quando segui queste cure, i melograni iniziano a colorarsi uniformemente e diventano più pesanti. Un segno che stanno maturando è il cambiamento del suono: se batti leggermente sul frutto, sentirai un rumore più secco rispetto ai frutti ancora acerbi.
È importante non raccoglierli troppo presto, ma nemmeno lasciarli troppo a lungo sulla pianta, perché potrebbero spaccarsi. In genere, i melograni sono pronti alla raccolta tra fine settembre e ottobre, ma questo dipende anche dal clima della tua zona.