Il mughetto è una di quelle piante che sembrano uscite da una favola. I suoi piccoli fiori bianchi a forma di campanella, disposti ordinatamente lungo un sottile stelo arcuato, hanno un profumo delicato e inconfondibile.
In primavera, il mughetto è tra i primi a fiorire, e la sua presenza in casa o in balcone porta subito un’aria di freschezza e leggerezza. Ma anche se appare così raffinato, in realtà è molto più semplice da coltivare di quanto si pensi, anche per chi non ha esperienza con le piante.
Con qualche accorgimento, si può far fiorire il mughetto anche in vaso, sul davanzale o all’interno della casa, seguendo i suoi ritmi naturali e rispettando poche regole fondamentali.
COSA SCOPRIRAI
Dove posizionarlo
Il mughetto non ama i posti troppo caldi né la luce diretta e forte. In natura cresce nei sottoboschi, dove la luce è filtrata e il terreno resta fresco. Quindi, se vuoi tenerlo in casa, scegli una zona luminosa ma non esposta al sole diretto. Una finestra a nord o a est, oppure un punto non troppo vicino al vetro, può andare benissimo.
All’esterno, in balcone o in terrazzo, è preferibile una posizione ombreggiata o semiombreggiata, dove il sole arrivi solo per qualche ora al giorno, meglio se al mattino. Se riceve troppa luce o troppo calore, tende a seccarsi rapidamente e a ridurre la fioritura.
Il segreto sta nei rizomi
Per coltivare il mughetto non si parte da semi, ma dai suoi rizomi, ovvero le radici sotterranee da cui nascono foglie e fiori. Questi rizomi assomigliano a bastoncini chiari e carnosi, e si trovano facilmente nei vivai a partire dalla fine dell’inverno. Il momento ideale per piantarli è tra febbraio e aprile, a seconda del clima.
Una volta messi nel terreno — non troppo profondi, bastano pochi centimetri — si risvegliano da soli e cominciano a produrre le prime foglioline verdi. La fioritura vera e propria arriva dopo qualche settimana, e spesso i fiori compaiono tutti insieme, creando quell’effetto elegante e compatto che caratterizza il mughetto.
Sono sempre felice di aiutarti ad avere finalmente il "Pollice Verde". Se vuoi ricevere i miei consigli posso inviarteli ogni giorno direttamente su WHATSAPP! Contattami qui e salva il mio numero in rubrica! Ti aspetto!
Annaffiare sì, ma senza esagerare
Il terreno del mughetto deve essere costantemente fresco, ma mai fradicio. Una terra troppo secca lo farà appassire, mentre un eccesso d’acqua può causare marciumi alla base. È quindi importante trovare il giusto equilibrio: innaffiare regolarmente, soprattutto se il vaso è piccolo o se l’aria in casa è secca, ma sempre controllando che l’acqua in eccesso possa defluire bene.
Un trucco semplice è toccare il terriccio con un dito: se è asciutto nei primi centimetri, si può procedere con una nuova annaffiatura. In caso contrario, è meglio aspettare ancora un giorno.
Quando il mughetto entra in riposo
Dopo la fioritura, il mughetto entra in una fase di riposo. Le foglie cominciano ad ingiallire e appassire, e molti pensano che la pianta sia morta. In realtà, sta semplicemente preparando la nuova stagione. I rizomi si ritirano sotto terra per qualche mese, e hanno bisogno di riposo e silenzio.
Durante questo periodo non serve più innaffiare con regolarità, basta mantenere il vaso in un luogo fresco e asciutto, anche all’aperto se le temperature lo permettono. Con l’arrivo del nuovo anno, riprenderanno a germogliare da soli, e torneranno a fiorire puntuali.
Una pianta che si moltiplica da sé
Il bello del mughetto è che, una volta piantato, si moltiplica da solo. Ogni anno i rizomi si allargano e producono nuovi getti, rendendo il vaso o l’aiuola sempre più ricca. In pochi anni, con le giuste cure, si può ottenere un tappeto fiorito profumatissimo, capace di durare nel tempo senza grandi interventi.