Se l’Albero di Giada ha rami storti ecco come fare per avere la forma ad alberello

L’albero di Giada ha una crescita spesso rigogliosa, visto la sua resistenza e la sua capacità di prosperare anche nelle situazioni più estreme.

Proprio la sua crescita spesso comporta la presenza di rami troppo lunghi, deformi, che danno una forma disordinata alla chioma, impedendole di assumere la forma ad alberello che tanto ci piace.

È possibile restituire alla giada una forma ordinata seguendo pochi e semplici passaggi, che non solo avranno conseguenze sulla forma, ma le restituiranno vigore e nuova produzione di foglioline.

Vediamo insieme in che modo restituire al tuo albero di Giada la classica forma ad alberello.

Perché i rami sono storti?

La crassula ovata è una pianta originaria di terre calde e soleggiare. Le sue origini le conferiscono particolare resistenza anche al sole cocente. Tuttavia, la sua proverbiare resistenza riguarda anche l’assenza di luce brillante.

Infatti, prosperano anche in zone ombreggiate ma la sua esposizione gioca un ruolo fondamentale per la sua crescita e di conseguenza la forma e la robustezza dei suoi rami.

Sono sempre felice di aiutarti ad avere finalmente il "Pollice Verde". Se vuoi ricevere i miei consigli posso inviarteli ogni giorno direttamente su WHATSAPP! Contattami qui e salva il mio numero in rubrica! Ti aspetto!

Oppure puoi entrare nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!

È proprio per la ricerca di luce che i rami si allungano e si assottigliano, assumendo forme irregolari e storte, spesso anche scomode, impedendole di avere la sua classica forma ad alberello.

Inoltre, allungando i suoi rami, questi devono pur reggere le foglie carnose e diventano particolarmente pesanti, portando i rami ad essere ricurvi verso il basso e pendenti.

Cura la sua esposizione

Se la causa principale rispetto alla presenza dei rami storti è la luce, per prima cosa dobbiamo ricercare un luogo che possa garantire al nostro albero di giada le ore di luce di cui ha bisogno.

In questo modo eviteremo che i rami possano allungarsi e deformarsi.

L’albero di giada ha bisogno di alcune ore di esposizione diretta al sole, almeno 6 ore di luce diretta.

È fondamentale fare questo prima di passare alla fase di potatura per raddrizzarlo e dare la classica forma ad alberello, almeno un paio di settimane prima, così che possa accumulare in questo tempo tutta l’energia di cui necessita per riprendersi dai tagli effettuati.

Dove tagliare?

Il punto ideale sul quale effettuare un taglio è tra i nodi fogliari. Ciascun ramo è caratterizzato dalla presenza di anelli su tutta la lunghezza, che non sono altro che il punto da cui precedentemente nascevano le foglie.

L’ideale è effettuare il taglio proprio al centro tra i nodi fogliari così che dal nodo fogliare rimasto possano spuntare nuove foglioline.

Come potarlo?

Puoi partire con il potare i rami che sono più esterni e deformati, ripercorrendo tutta la lunghezza del ramo, partendo dagli apici.

Ad un certo punto ti ritroverai ad una biforcazione, cioè in un punto in cui parte anche un altro ramo: è quello il punto in cui effettuare il taglio, di entrambi i rami che partono da un ramo principale.

Effettua queste potature, utilizzando cesoie ben disinfettate, per tutti quei rami che sono ormai deformati, pendenti o troppo pesanti, in modo da dare una forma ad alberello.

Ricorda che il tuo albero di Giada può sostenere una potatura fino al 25% della sua chioma.

E se anche il fusto principale fosse storto?

Dopo aver effettuato la potatura di tutti i rami pesanti, pendenti e deformi dai un’occhiata al ramo principale, quello che affonda le sue radici nel terriccio.

Se persino la sua forma è ricurva a causa del peso che prima della potatura doveva portare, puoi provare a raddrizzarlo.

La Giada non ha steli legnosi ma per fortuna sono abbastanza malleabili nel tempo.

Puoi infilare nel vaso un bastoncino da sostegno e legare il fusto centrale ad esso così da tenerlo dritto, in modo che dopo alcuni mesi possa aver preso il garbo ritornando dritto.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.