Quando iniziare a innaffiare di nuovo il ciclamino che si sta risvegliando?

Dopo la splendida fioritura invernale, arriva un momento in cui il ciclamino sembra quasi sparire. Le foglie ingialliscono, gli steli si afflosciano e, lentamente, resta solo il bulbo che dorme nel terreno.

È una fase naturale, chiamata riposo vegetativo, che serve alla pianta per recuperare energie. Durante questi mesi estivi il ciclamino non va innaffiato, perché il bulbo ha bisogno di restare in un terreno asciutto, protetto da ristagni e marciumi.

Ma poi, a un certo punto, qualcosa cambia: compaiono i primi segni di risveglio. Ed è proprio lì che sorge la domanda: quando ricominciare ad annaffiare?

Il momento giusto non lo decide il calendario, ma la pianta stessa. Il ciclamino inizia a “svegliarsi” tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, quando le temperature scendono leggermente e l’aria si fa più fresca. Dal bulbo spuntano le prime gemme verdi o piccoli riccioli che diventeranno foglie. Non bisogna avere fretta: finché i germogli sono appena accennati e il terreno resta compatto e asciutto, non è ancora il momento di annaffiare.

Il segnale chiaro arriva quando le foglioline iniziano a distendersi e a mostrarsi sopra il terreno. In quel momento la pianta ha ripreso l’attività vegetativa e ha bisogno di acqua per alimentare la nuova crescita.

Come riprendere le annaffiature

Il segreto è non passare da zero a tanto. La prima annaffiatura deve essere leggera e graduale, giusto per inumidire il terriccio intorno al bulbo senza lasciarlo fradicio. Nei giorni successivi, man mano che le foglie si sviluppano, si può aumentare leggermente la quantità d’acqua, mantenendo il terreno sempre fresco ma mai zuppo.

Un errore frequente è pensare che più acqua significhi più forza: in realtà, un ciclamino che si sveglia ha radici ancora fragili, che rischiano di marcire se immerse in troppa umidità. Meglio quindi bagnare con regolarità, ma sempre controllando che i primi centimetri di terra siano leggermente asciutti prima di ripetere l’annaffiatura.

Un ciclo che si ripete ogni anno

Capire quando ricominciare ad annaffiare il ciclamino significa imparare ad ascoltare i suoi ritmi naturali. Ogni anno il bulbo entra in riposo e poi si risveglia, e ogni volta ci avvisa con i suoi piccoli segnali. Intervenire troppo presto rischia di rovinarlo, ma farlo al momento giusto gli permette di rifiorire con forza e di regalarci, con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno, quel tappeto di colori che lo rende unico tra le piante da appartamento e da giardino.

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Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".