Il ciclamino è una delle piante da fiore più amate durante l’autunno e l’inverno. I suoi petali eleganti, spesso dalle tonalità intense come il fucsia, il rosso o il bianco candido, illuminano balconi e davanzali anche nei mesi più grigi.
Ma con l’arrivo di maggio e del primo caldo primaverile, molti notano che il ciclamino comincia lentamente a perdere vigore: le foglie ingialliscono, i fiori appassiscono più in fretta, e la pianta sembra voler “spegnersi”.
La domanda che sorge spontanea è: si può davvero far continuare la fioritura anche in questo periodo?
La risposta è sì, ma non sempre è facile, e bisogna avere molta attenzione nei confronti della pianta e del suo ambiente. In natura, il ciclamino entra in una fase di riposo vegetativo proprio con l’arrivo del caldo, perché è abituato a vivere in zone fresche e ombreggiate.
Tuttavia, con alcuni accorgimenti, si può provare a prolungare la fioritura almeno fino alla fine di maggio, e in alcuni casi anche oltre.
COSA SCOPRIRAI
La temperatura giusta
Tutto parte dalla temperatura. Se il ciclamino è posizionato in un luogo dove le giornate iniziano a diventare troppo calde e soprattutto le notti superano i 18-20 gradi, sarà difficile impedirgli di rallentare.
Ma se si riesce a mantenerlo in un ambiente fresco e ventilato, magari su un balcone ombreggiato o vicino a una finestra che non riceve sole diretto, la pianta può restare attiva più a lungo. La chiave sta proprio nel non farle sentire che la stagione è cambiata: più riusciamo a imitare l’ambiente fresco che ama, più continuerà a produrre nuovi boccioli.
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Acqua sì, ma con moderazione
Un altro elemento importante è l’innaffiatura. A maggio, spesso si tende ad aumentare la quantità di acqua, pensando che con il caldo la pianta ne abbia più bisogno. In realtà il ciclamino non ama i ristagni e può soffrire molto se il terreno resta sempre umido. L’ideale è controllare sempre che il terriccio sia solo leggermente asciutto prima di bagnare di nuovo, evitando di bagnare direttamente la parte centrale della pianta da cui spuntano i fiori. Una piccola accortezza che può davvero fare la differenza.
Un piccolo aiuto con concime e pulizia
Per chi vuole davvero insistere nel mantenere la fioritura viva, esiste anche la possibilità di aiutare la pianta con concimi specifici per piante fiorite, ma solo a dosaggi molto leggeri. In questo periodo, la pianta è già in fase di transizione, quindi è meglio non sovraccaricarla con troppi nutrienti.
E poi c’è un trucco semplice ma efficace: togliere sempre i fiori appassiti e le foglie gialle non appena si presentano (mi raccomando di fare attenzione alle palline del ciclamino!). Questo impedisce alla pianta di sprecare energia per mantenere parti che ormai non servono più, e la stimola a concentrarsi sui nuovi getti.
Quando lasciarla andare a riposo
Naturalmente, bisogna anche sapere quando fermarsi. Se il ciclamino inizia a mostrare segni evidenti di stanchezza – come la caduta delle foglie sane o la completa mancanza di nuovi fiori – è meglio accompagnarlo nel suo naturale riposo. Si può ridurre gradualmente le annaffiature, sospendere il concime, e lasciare che la pianta si ritiri lentamente. In autunno, tornerà a sorprenderci come sempre.