Quando i Boccioli dell’Orchidea sono rimasti chiusi ho risolto così

Mi è capitato che i boccioli sull’orchidea stessero lì sullo stelo, chiusi per settimane e che a mio parere faticassero a schiudersi.

Alcuni, infatti, non arrivavano a schiudersi ma degeneravano dopo tempo, rinsecchendo e cadendo.

Ti spiego cosa ho fatto in questi casi e come ho fatto in modo che l’orchidea sbocciasse.

Valuto se i boccioli sono sani

Parto dal presupposto che è sempre meglio osservare i boccioli prima di utilizzare rimedi che non c’entrano nulla con quello che sta accadendo alla pianta.

Verifico che i boccioli siano sani partendo col valutarne l’aspetto.

Un bocciolo di orchidea deve essere innanzitutto maturo per la fioritura, cioè della dimensione giusta. È chiaro che questo dipende dalla grandezza dell’orchidea stessa.

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Se la tua orchidea ha grosse foglie, un apparato radicale abbastanza fitto, con radici spesse, e degli steli lunghi e ben rigidi, spessi abbastanza da sostenere i boccioli, allora in questo caso dovrai aspettarti boccioli grossi e non piccoli boccioli minuti.

Devono essere carnosi, belli gonfi, dunque non rachitici o raggrinziti, o altrimenti avranno un aspetto sofferente e indicativo di un cattivo stato di salute della pianta.

Anche il colore può esserti utile: se sai che il fiore ha una colorazione scura allora dovrai aspettarti un bocciolo altrettanto scuro; se invece la colorazione è chiara allora ti ritroverai con boccioli di un verde intenso e chiaro. 

Fornisco umidità 

Può capitare che un ambiente parzialmente secco contribuisca a far restare chiusi i boccioli; lo strato che li ricopre tende a restare ben saldo, quasi incollato e questo ne impedisce l’apertura.

L’umidità è un ulteriore fattore che non solo aiuta la tua orchidea a crescere in salute ma che può aiutare i fiori a sbocciare.

Prova a nebulizzarli con uno spruzzino: in questo caso l’umidità aiuta. Assicurati però di non lasciarli gocciolanti o potresti renderli fradici.

Un vassoio di ciottoli con dell’acqua, può essere un semplice ma astuto trucco da utilizzare per aumentare il tasso di umidità.

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Riempi un sottovaso con un unico strato di ciottoli o pietre e aggiungi acqua in modo che metà delle pietre sia immersa.

Appoggia il vaso sopra le pietre. Aggiungi acqua man mano che il livello scende e avrai una fonte di umidità semplice ma tanto utile per l’orchidea.

Valuto la sua esposizione

Mi assicuro che l’orchidea, soprattutto nella fase di fioritura, abbia tutta la luce di cui ha bisogno. Scelgo un posto dal quale possa ricevere luce rigorosamente indiretta e brillante.

Mi assicuro che le foglie siano ben pulite e che non vi sia uno strato di polvere che possa impedirle di assorbire tutta la luce di cui ha bisogno.

Nutro il substrato

Potrebbe essere accaduto questo: la pianta potrebbe aver assorbito tutti i nutrienti di cui aveva bisogno dal substrato durante il periodo di sviluppo, a seguito della fase dormiente.

In questo caso assecondo la fioritura con nutrimento specifico: “Compo”, brand d’eccellenza nella cura delle piante, offre una soluzione ricca di materiale organico con questo tipo di concime, un “concime liquido per orchidee con guano”.

Il guano è un concime naturale completamente organico, ricavato dalle deiezioni degli animali,  con una ricchezza di macroelementi subito disponibili in qualsiasi tipo di composizione.

Poiché si tratta di un tipo di elemento che difficilmente è dosabile se preso singolarmente perché molto forte e spesso pesante, il brand “Compo” offre un tipo di miscela che lo contiene rispettando l’esigenza di una pianta come l’orchidea.

Solo se la schiusa non dovesse ancora verificarsi, allora provvederei con una sostituzione del substrato, ma bada bene che farlo in questa fase potrebbe essere rischioso per l’orchidea che subirebbe comunque uno stress.

Dunque, nel caso esercita la massima cautela, soprattutto con l’apparato radicale.

Con il substrato nuovo e più arieggiato la pianta avrà bisogno di innaffiature più frequenti rispetto al vecchio terriccio degradato e povero.

Perché i boccioli della mia orchidea sono rimasti chiusi?

I boccioli di un’orchidea possono rimanere chiusi a causa di diversi fattori ambientali, come un’illuminazione insufficiente, temperature troppo basse o eccessi di irrigazione. Anche lo stress da trasporto o un brusco cambiamento ambientale possono influenzare la fioritura.

Come posso favorire l’apertura dei boccioli sulla mia orchidea?

Per favorire l’apertura dei boccioli, assicurati che la pianta riceva abbastanza luce indiretta, mantieni un ambiente umido e le temperature adatte alla varietà specifica di orchidea. Evita le correnti d’aria fredda e gli sbalzi termici.

Quanto spesso devo annaffiare le orchidee durante il periodo di fioritura?

Durante il periodo di fioritura, annaffia le orchidee almeno una volta a settimana. Assicurati che il terreno dreni bene e che non ci siano ristagni d’acqua, che potrebbero causare il marciume radicale o la chiusura dei boccioli.

Che tipo di fertilizzante dovrei usare per le orchidee con boccioli chiusi?

Utilizza un fertilizzante specifico per orchidee, ricco di potassio e fosforo, per promuovere la fioritura. Applica il fertilizzante secondo le istruzioni del produttore, generalmente ogni due settimane durante la stagione di crescita attiva.

Cosa fare se i boccioli della mia orchidea cadono prima di aprirsi?

La caduta prematura dei boccioli può essere causata da stress idrico, sia per eccesso che per difetto di acqua, o da sbalzi di temperatura. Controlla le condizioni di coltivazione e regola le pratiche di irrigazione e la posizione della pianta per evitare future cadute.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.