A osservarla, a un primo e disattento sguardo, sembra morta. Eppure l’Orchidea, dagli inizi dell’autunno, per tutti i mesi invernali e fino a inizio primavera, è solo in letargo.
Più che di letargo, i botanici parlano di riposo vegetativo: si tratta di una fase del ciclo vitale dell’orchidea in cui questa non fiorisce e non produce nuove foglie. Una fase necessaria affinché l’orchidea si risvegli e fiorisca con l’alzarsi delle temperature in primavera.
Durante questo periodo, ci si sente dire dagli esperti che la pianta non va assolutamente disturbata. Ma cosa significa questa espressione? Scopriamo insieme, nel dettaglio, tutto quello che non devi assolutamente fare quando l’orchidea è in fase dormiente.
COSA SCOPRIRAI
Non concimarla
Una delle regole fondamentali da seguire durante il periodo di riposo vegetativo è quella di non concimare la tua orchidea.
La concimazione va fatta solo dalla primavera alla fine dell’estate per supportare lo sbocciare dei nuovi fiori e rendere più duratura la fioritura stessa.
In fase di letargo, invece, la concimazione (soprattutto quando regolare) può alterare il ciclo vegetativo della pianta, indebolendola e danneggiando la sua salute.
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Acqua? Sì, ma con molta moderazione.
In generale, nei mesi freddi, la capacità di assorbimento delle piante è molto ridotta a causa delle temperature più basse e l’orchidea non fa eccezione. Importante è innaffiare con molta attenzione, mantenendo il terriccio leggermente umido ma senza esagerare.
Non esiste una tempistica perfetta dell’innaffiatura: somministra un po’ d’acqua ogni volta che noti che il substrato si sia completamente asciugato.
Non tenerla alla luce intensa
Se nei mesi primaverili ed estivi l’orchidea va tenuta alla luce solare indiretta, in inverno questa regola va seguita con ancora maggiore attenzione.
Tieni la pianta in un posto, al chiuso, dove la luce sia costante ma abbastanza tenue e mai eccessivamente intensa.
Non tagliare lo stelo floreale
Come molti già sanno, lo stelo floreale è quello stelo, simile a una radice aerea, che cresce dal centro della pianta e va verso l’alto, sul quale spuntano i fiori dell’orchidea.
Di solito, lo stelo floreale va reciso o cade da solo alla fine della stagione della fioritura (quindi tra fine agosto e inizio ottobre). Un nuovo stelo floreale tende a crescere a partire dall’inverno, con molta lentezza, fino a svilupparsi pienamente in primavera.
Se, quindi, il nuovo stelo floreale ha preso a crescere in questo periodo, non tagliarlo, ma prenditene cura nel modo giusto.
Non forzare la fioritura
Se chiedi un po’ in giro o anche ti limiti a fare qualche ricerca online, scoprirai alcuni metodi per forzare la fioritura dell’orchidea e veder spuntare i suoi bellissimi fiori anche in autunno o in inverno.
A meno che tu non abbia un’esigenza specifica (ad esempio avere orchidee fiorite per decorare la casa in occasione di un evento importantissimo), questi metodi non andrebbero utilizzati.
Se, infatti, fai fiorire in anticipo la tua orchidea, andrai ad alterare il suo ciclo vitale. La pianta potrebbe sia semplicemente smettere di fiorire con un po’ di anticipo (e quindi il suo successivo letargo viene anticipato) sia fiorire per poi seccare prematuramente.
Sempre meglio, quindi, lasciare che la natura faccia il suo corso e attendere il primo caldo per vedere la propria orchidea riempirsi di splendidi fiori, coltivando la pianta sulla base del suo calendario naturale.