A prima vista, sembra un fiore. Ma guarda di nuovo. È un’anatra? Un’ape? Una piccola scimmia che fa una smorfia?
Queste varietà di orchidea non sembrano tali ma offrono strane illusioni. Alcune varietà di orchidea stanno cercando di attirare un impollinatore. Altre sono semplicemente accidentalmente strane buffe.
Ecco alcune varietà di orchidea dall’aspetto buffo che somigliano ad animali.
Orchidea ape

L’ Ophrys apifera non si limita ad assomigliare a un’ape: la imita alla perfezione. Riproduce la forma, la peluria e persino il profumo chimico di una femmina. Un’ape maschio si avvicina, si confonde e tenta un approccio. Mentre è impegnata a fare la mossa sbagliata, l’orchidea ne approfitta e incolla abilmente il polline sul suo corpo. Alla prossima orchidea, stesso inganno. E così, missione compiuta.
Ma la storia non finisce qui. In alcune zone d’Europa, dove le api maschio sono diventate rare o meno attive, l’orchidea ha deciso di non aspettare più. Si è adattata e ha iniziato a impollinarsi da sola, dimostrando che può cavarsela benissimo anche senza l’aiuto di un insetto. Le bastano il polline e un po’ di vibrazioni.
Anche senza tutto il dramma dell’illusione amorosa tra ape e fiore, l’orchidea ape resta una creatura straordinaria.
Cresce nei luoghi più impensati: ai bordi delle strade, in cave abbandonate, nei parchi cittadini. E ogni volta che la si incontra, lascia sempre un senso di meraviglia un po’ surreale.
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Orchidea colomba
Non serve socchiudere gli occhi, né inclinare la testa con curiosità. Dentro questo fiore c’è davvero una colomba. Ali raccolte con grazia, becco appuntito, petto gonfio come se stesse per emettere un sommesso tubare. La somiglianza è così precisa da risultare quasi inquietante.
È impossibile non chiedersi: è solo un caso? Oppure la pianta sa esattamente quello che sta facendo?
Questa orchidea, la peristeria elata, originaria dell’America Centrale e scelta come fiore nazionale di Panama, non si affida a trucchi evolutivi come il mimetismo o l’inganno olfattivo. Non cerca di sedurre o confondere.
Semplicemente ha questo aspetto. Non a caso, fiorisce spesso in prossimità della Pentecoste, motivo per cui le è stato attribuito un soprannome carico di spiritualità. La sua immagine ha ispirato più metafore religiose di quante se ne sentano in un’intera domenica di prediche.
Tuttavia, non è una pianta facile. Richiede umidità costante, temperature stabili e, soprattutto, una pazienza quasi mistica. Ma se riesce ad ambientarsi e a fidarsi di te, allora regala fioriture sorprendenti. Minuscole colombe bianche che sbocciano come apparse dal nulla. Un’apparizione. Una benedizione. O forse solo uno scherzo sorprendente della natura.
In ogni caso, questa orchidea non finge, non mente e non inganna. È lì, nel suo silenzioso splendore, senza secondi fini. Non vuole attirare insetti, non cerca attenzioni. Vuole soltanto esistere, bella in modo inspiegabile.
Orchidea anatra

La caleana major ha petali si piegano e si arricciano con tale precisione da disegnare una sagoma perfetta: testa, becco, ali, tutto l’insieme.
Ma il bello è che non si tratta solo di uno spettacolo visivo. Quella testa d’anatra nasconde una vera e propria trappola.
Quando un insetto, solitamente un maschio, si posa all’interno del fiore, questo si chiude rapidamente, non con forza eccessiva, ma abbastanza da intrappolare l’ospite contro il polline.
Una volta terminata l’operazione di impollinazione, il fiore si riapre lentamente, lasciando uscire l’insetto, confuso e completamente cosparso di polline. Nessun danno, solo un piccolo gioco botanico in nome della riproduzione.
Non puoi però coltivare facilmente questa pianta nel tuo giardino. L’orchidea anatra volante dipende infatti da un fungo molto specifico presente nel terreno australiano per sopravvivere. Senza questo fungo, niente orchidea. E senza orchidea, niente spettacolo.
Orchidea scimmia
La Dracula simia non solo ricorda una scimmia, ma sembra proprio colta in un momento di sorpresa, come se avesse appena ascoltato i pettegolezzi più succosi sul tuo giardino.
Originaria delle nebbiose foreste dell’Ecuador e del Perù, questa piccola regina del dramma è famosa per le sue esigenze rigorose: altitudine, umidità e temperatura devono essere perfettamente bilanciate.
Il suo nome non è solo uno scherzo: “Dracula” fa riferimento ai petali appuntiti, simili a zanne, mentre “simia”, in latino, significa scimmia.
Persino i botanici hanno dovuto ammettere la somiglianza. E sebbene quella faccia di scimmia non abbia una funzione evolutiva ancora confermata, puoi star certo che attira l’attenzione.
Questa orchidea non si nasconde, non cerca di mimetizzarsi. Agisce con forza, in silenzio, ma con un fascino irresistibile, come una piccola star della foresta.