L’Ibisco non fiorisce e ho capito cosa ho sbagliato

Un pezzo di foresta tropicale nel proprio giardino o sul proprio balcone: l’Ibisco (anche conosciuto come Hibiscus) sembrava proprio fare al caso mio quando cercavo una pianta fuori dal comune e un po’ esotica.

La particolarità di questa pianta sta nei suoi fiori colorati e grandi. Per questo, quando questi fiori non comparivano sulla chioma della mia pianta, ho avuto un vero e proprio sussulto: “cosa ho sbagliato?” mi sono chiesto più volte.

In realtà, dopo questa mancata fioritura, ho capito che avevo commesso alcuni imperdonabili errori e ce l’ho messa tutta per provare a rimediare.

Poca conoscenza della pianta

Innanzitutto, la mia conoscenza dell’ibisco era davvero troppo basilare. Non sapevo, infatti, che la mia pianta è un Hibiscus syriacus, anche conosciuto come ibisco cinese.

Questa pianta, come ho scoperto solo in seguito, non fiorisce già in primavera, bensì a partire da luglio, quindi in piena estate.

Fondamentale, infatti, è che le temperature si assestino su una media abbastanza alta prima di veder sbocciare i primi boccioli che, altrimenti, possono anche semplicemente comparire ma non aprirsi o seccarsi.

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Ho capito un po’ tardi che, quindi, è inutile attendere una fioritura agli inizi della primavera che può avvenire solo se le temperature lo permettono e se stimoliamo la pianta con la concimazione.

La fioritura, poi, dura normalmente fino a ottobre o anche oltre (se le temperature non diventano eccessivamente rigide).

Poca acqua

Proprio perché la fioritura di questo ibisco è tipicamente estiva, è necessario dare alla pianta tutta l’acqua di cui ha bisogno: in pratica, se la pianta ha sede, la fioritura non ci sarà o, comunque, non sarà abbondante come si spera.

Inizialmente, mi sono accorto, innaffiavo davvero poco la pianta così che, spesso, il terriccio si seccava a tal punto da indurirsi. Importante, invece, è mantenere sempre il terriccio umido e morbido.

Durante le giornate più calde dell’anno, ho cominciato a innaffiare l’ibisco anche una volta al giorno se notavo che la pianta assorbiva già l’acqua nel giro di una sola giornata.

Luce non adatta

Niente luce? Beh, semplice: niente fiori!

L’equivalenza è questa ed è davvero elementare ma basta poco per dimenticarsene!

L’ibisco ama almeno 6 ore di luce al giorno, preferendo quella diretta mattutina che, non eccessivamente forte, stimola la produzione di nuovi boccioli e lo sviluppo di quelli già esistenti.

All’inizio, tenevo questa pianta in un posto alla mezz’ombra: fortunatamente, ho capito che per farla fiorire era necessario spostarla in un punto decisamente più luminoso.

Mancata concimazione

Forse uno degli errori più gravi che ho commesso è stato quello di ritenere la concimazione dell’ibisco non necessaria.

Trovare e somministrare alla pianta il giusto fertilizzante garantisce una fioritura decisamente più abbondante e, soprattutto, duratura. Insomma, la pianta non si limiterà a produrre pochi fiori solo nel primo mese di fioritura, ma fiorirà con una certa abbondanza.

Il fertilizzante ideale? Personalmente ne ho scelto uno per piante fiorite da giardino e che contenesse un buon rapporto di azoto, fosforo e potassio. Una combinazione che, ti confesso, ha fatto davvero la differenza nello stimolare la fioritura della pianta!


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".