Come curare una Magnolia affetta da macchie fogliari?

Nella maggior parte dei casi le macchie fogliari sulla magnolia sono causate da diversi fattori comuni.

Le macchie vere e proprie non sono sempre nere, tra l’altro. Possono essere marroni, marrone chiaro o addirittura rosse.

Se noti una macchia fogliare sul tuo albero di magnolia, occorre identificare la problematica ed intervenire, se possibile. Vediamo insieme come.

Macchie da parassita

Allo stadio più precoce un’infestazione da acari è difficile da riconoscere vista la dimensione microscopica di questi parassiti, simili a piccolissimi ragni.

Comincia osservando il retro delle foglie: è lì che principalmente si nascondono e potresti notare piccoli puntini rossastri o gialli.

Puoi intervenire realizzando tu stesso degli spray particolarmente efficaci da nebulizzare su tutto il corpo della pianta, a base di aglio oppure di peperoncino.

Tutto ciò che dovrai fare è sminuzzare due peperoncini in 200 ml di acqua; lascia il composto al macero per almeno 24 ore. Maggiore sarà il tempo che il peperoncino sarà a macerare, maggiore sarà l’efficacia di questo composto contro i parassiti.

Nebulizza tutta la chioma finché l’infestazione non sarà debellata.

Si tratta di un’infezione fungina

La superficie della foglia ingiallisce ed è ricoperta da macchie necrotiche, sui toni del verde scuro, nero o marrone; questi sono i segni inconfondibili di un’infezione fungina in atto.

Alcune infezioni fungine sono causate da abitudini scorrette o parassiti infetti, ma anche dalla vicinanza ad altre piante affette da infezioni analoghe.

Cladosporium 

La cladosporiosi è una malattia scatenata da funghi del genere Cladosporium.

Produce macchie rotondeggianti di colore grigio-giallastro, ampie, con contorni non ben definiti, che poi divengono marroni o nerastre, dapprima sul fogliame.

In corrispondenza delle macchie fogliari, sulla pagina inferiore, si rileva una muffa olivastra e vellutata.

Questa tipologia di fungo riesce a penetrare nelle ferite fogliari ma anche attraverso le aperture naturali come gli stomi, le valvole attraverso le quali le foglie respirano.

Le spore nell’aria trasportate dal vento e le abbondanti piogge che incrementano l’umidità sono solo alcuni dei modi con i quali questa malattia fungina può colpire la magnolia.

In agricoltura biologica non esistono principi attivi curativi per la cladosporiosi: è quindi necessario curare molto la prevenzione.

Quando parliamo di prevenzione facciamo riferimento all’utilizzo di fungicidi in maniera preventiva, accompagnati da una corretta irrigazione che non prevede il bagnare la chioma costantemente.

Una adeguata ventilazione, favorita da una potatura regolare della magnolia e delle piante circostanti, può evitare spazi stretti ed angusti che possono trattenere l’umidità.

Ticchiolatura

Tra le più pericolose, questa malattia fungina è causata da spore che possono portare anche alla morte della pianta se non adeguatamente trattate.

La ticchiolatura presenta macchie come piccole bruciature sulla superficie della foglia. Le foglie cominciano a cadere e la pianta resta spoglia. Col passare del tempo, anche i rami cominceranno ad avvizzire fino a seccare.

Durante le ore serali puoi nebulizzare una miscela a base di equiseto, oppure il bicarbonato, ottimo alleato quando si tratta di infezioni fungine: in 2 litri di acqua aggiungi 1 cucchiaio di bicarbonato di sodio e qualche goccia di sapone liquido.

Nel caso di seria infestazione ricorri a fungicidi a base di zolfo o l’ossicloruro di rame, due componenti che possono essere validi alleati per combattere questo genere di infezione. 

La causa potrebbe essere il freddo

Se le foglie macchiate sono unicamente le foglie basali, cioè quelle più basse sui rami, mentre i nuovi germogli sono stati risparmiati puoi escludere qualsivoglia infezione o parassitosi, altrimenti ne avresti notato gli effetti su tutto il fogliame.

Potrebbe trattarsi di macchie causate dal freddo invernale, poiché la magnoliaprimeggia spesso sui nostri balconi anche in inverno.

Pota via le parti più vecchie della pianta e lascia che i nuovi germogli possano infoltire la chioma.

Tieni al riparo e sposta gradualmente la magnolia, se possibile, in una zona dalla temperatura che non scenda al di sotto dei 5 gradi.


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Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.