Chiunque abbia avuto una pianta di menta sul balcone o in giardino sa quanto sia generosa. Profumata, sempreverde, instancabile: la menta ha la straordinaria capacità di crescere quasi ovunque e in qualsiasi condizione, purché riceva acqua e luce.
Ma ciò che sorprende più di tutto è la sua facilità di propagazione. Una pianta madre può dare vita a decine di nuove piante semplicemente partendo da un rametto.
Questa qualità fa della menta una delle aromatiche più semplici da moltiplicare e anche una delle più gratificanti. Vediamo insieme in che modo.
COSA SCOPRIRAI
Il momento migliore
C’è un momento preciso, nel cuore della primavera e all’inizio dell’estate, in cui la menta si espande con più vigore.
I suoi fusti diventano più lunghi, le foglie più verdi e carnose, e tutta la pianta sembra pronta a conquistare ogni spazio disponibile. È proprio allora che conviene pensare alla moltiplicazione.
In questa fase, la menta concentra la sua energia nella crescita vegetativa, rendendosi perfetta per essere riprodotta attraverso talea.
Un rametto sano, ancora tenero e privo di fioriture, contiene già in sé tutto ciò che serve per trasformarsi in una nuova pianta. Basta cogliere il momento giusto, quando il sole è presente ma non troppo forte, e quando il terreno è ancora fresco dopo le prime innaffiature del mattino.
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Puoi farla radicare in acqua
Il metodo più semplice e intuitivo per far nascere una nuova pianta di menta è quello dell’acqua.
Una volta reciso un fusto, lo si priva delle foglie inferiori e lo si immerge in un bicchiere d’acqua, lasciando che la luce indiretta lo raggiunga giorno dopo giorno.
Quasi senza accorgersene, nel giro di pochi giorni, si cominciano a vedere le prime radici affacciarsi alla base del gambo. Sono radici sottili, bianche, delicate, che crescono lentamente ma con determinazione.
Una volta che le radici diventano più robuste, il rametto è pronto per essere trasferito in un vaso o direttamente in terra.
Il passaggio dall’acqua alla terra
Quando la talea ha radicato bene, il passaggio alla terra è fondamentale per permetterle di diventare una pianta autonoma.
Il terriccio deve essere morbido, drenante e umido al punto giusto. In questa fase, la talea va trattata con delicatezza, perché le radici appena formate sono fragili e non vanno danneggiate.
Anche il luogo scelto per il trapianto è importante. La menta preferisce posizioni luminose ma non troppo esposte, e gradisce annaffiature regolari.
Una volta ambientata, la nuova piantina inizierà presto a produrre nuovi getti, segno che l’adattamento è avvenuto con successo. Da quel momento in poi, crescerà senza difficoltà, allargando il suo spazio e offrendo nuove foglie fresche da raccogliere.
Puoi farla radicare direttamente in terra
Un’alternativa altrettanto valida consiste nel interrare direttamente la talea. In questo caso, i rametti devono essere inseriti in un substrato umido, soffice e ricco di materia organica.
È fondamentale mantenere il terreno sempre leggermente umido, senza esagerare con l’acqua per non far marcire il fusto. Anche in questo metodo, la luce è fondamentale, ma bisogna evitare che il sole colpisca troppo duramente le talee nelle prime settimane.
Per facilitare la radicazione, è utile coprire il vaso con un sacchetto trasparente o una mini-serra fai da te, che trattenga l’umidità e crei un microclima favorevole.
Appena la talea inizia a mostrare segni di crescita, come nuove foglie, è il segnale che le radici si stanno sviluppando.