Tratta l’orchidea con la cannella in polvere se vedi le radici marce

Quando si coltivano orchidee, soprattutto le Phalaenopsis, prima o poi ci si trova davanti al problema delle radici marce.

È una situazione più comune di quanto si pensi: terriccio troppo compatto, ristagni d’acqua o irrigazioni eccessive fanno soffocare le radici, che diventano molli, marroni e dall’odore sgradevole.

In questo scenario la cannella in polvere diventa un alleato prezioso, ma va usata con intelligenza: non è un fertilizzante, bensì un antimicotico naturale, capace di disinfettare i tagli e bloccare la diffusione di funghi e batteri.

Quando la cannella è utile

La cannella va applicata subito dopo la potatura delle radici marce, quando con forbici sterilizzate hai eliminato le parti danneggiate. In quel momento i tessuti sono freschi e vulnerabili, quindi la polvere agisce come una barriera secca che protegge la ferita, cicatrizzandola rapidamente. È particolarmente indicata quando gran parte delle radici è compromessa e l’orchidea deve ricostruire il suo apparato radicale partendo da poche radici sane.

Quando diventa deleteria

La cannella non va mai sparsa direttamente su radici sane o sul substrato: la sua azione antisettica è così potente da seccare anche i tessuti vivi, rallentando la crescita. Se usata in eccesso, impedisce alla pianta di emettere nuove radichette.

Ancora peggio, non va mai sciolta nell’acqua di irrigazione: una soluzione liquida alla cannella può occludere i pori e bloccare gli scambi. La regola è chiara: si applica solo sulle ferite da taglio, mai su tutta la radice né sulle parti verdi come foglie o steli.

Tutorial passo passo

Per prima cosa, estrai l’orchidea dal vaso e scuoti delicatamente il vecchio substrato. Lava le radici sotto acqua tiepida corrente per eliminare i residui di corteccia e capire bene quali sono le parti da rimuovere. Con forbici o cesoie ben affilate e disinfettate, taglia via ogni radice che appare molle, marrone o vuota al tatto, lasciando solo quelle sode e di colore verde-argento.

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A questo punto tampona con un panno carta pulito le radici rimaste, per togliere l’umidità in eccesso. Prendi della cannella in polvere purissima, senza zuccheri né aromi aggiunti, e applicala direttamente sulle sezioni di radice appena tagliate. Basta appoggiare la ferita sul piattino con un velo di polvere, oppure usare un cotton fioc leggermente inumidito per far aderire la cannella solo sul taglio. La quantità giusta è minima: un velo sottile che copre il tessuto esposto.

Dopo l’applicazione, lascia l’orchidea all’aria, in un luogo asciutto e luminoso ma non soleggiato, per almeno 12 ore. Questo tempo serve a far asciugare i tagli e permettere alla cannella di formare la sua barriera protettiva. Solo il giorno successivo rinvasa la pianta in un substrato fresco, fatto di corteccia di pino e un po’ di sfagno, avendo cura di scegliere un vaso trasparente che permetta di controllare le nuove radici.

Cosa aspettarsi dopo il trattamento

Se la pianta aveva ancora alcune radici sane, in poche settimane vedrai nuove puntine verdi emergere: segno che l’orchidea sta ricostruendo il suo apparato radicale. Le foglie, inizialmente afflosciate, riprenderanno consistenza poco alla volta. L’uso corretto della cannella non fa miracoli, ma evita che il marciume avanzi e concede alla pianta il tempo necessario per riprendersi.

Il segreto è ricordare che la cannella è un antibiotico naturale per le orchidee, non un integratore. Usata nel momento giusto e nel modo corretto diventa un salvavita, mentre se impiegata a caso può trasformarsi in un ostacolo alla ripresa.


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Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giulia F.
Giulia F.
Quando non sto digitando al computer, probabilmente mi troverete nel mio giardino personale, intenta a parlare con le mie piante—sì, è una cosa vera, aiuta la crescita! Mi sono innamorata del giardinaggio fin da piccola, grazie a mia nonna che mi ha trasmesso l'amore per la terra e le mani sporche di fango. Sì, sono quel tipo di persona che sente il bisogno di toccare le piante quando passeggia in un vivaio o in un giardino pubblico. Non posso farci niente, è più forte di me!