Questo è il cactus del ringraziamento ed è importante distinguerlo dal cactus di Natale

Cactus di Natale, di Pasqua e del Ringraziamento sembrano tutte le stesse piante ma in realtà non lo sono, e quando li metti vicini sul tavolo, capisci che non sono affatto uguali.

Tutti e tre vivono tra rami e cortecce nelle foreste del Brasile, tutti hanno fusti appiattiti che sembrano foglie, tutti fioriscono quando l’aria cambia.

Ma basta guardare forma dei segmenti e architettura del fiore per identificarli senza esitazioni. Ti accompagno passo dopo passo, come farebbe un vivaista mentre li osserva in mano.

Il Cactus del Ringraziamento

cactus di Ringraziamento

Comincio da lui perché nei negozi appare per primo, tra fine novembre e inizio dicembre. I segmenti, che in realtà sono fusti appiattiti chiamati cladodi, hanno margini seghettati con apici appuntiti: ogni lobo termina in una piccola punta rigida, come un artiglio. L’articolazione tra un segmento e l’altro è netta, gli internodi sono più corti e la pianta costruisce rami che stanno più eretti prima di ricadere.

Il fiore racconta il resto: è marcatamente bilaterale, come una freccia proiettata in avanti. Il tubo fiorale è inclinato in orizzontale, i petali sono disposti su due piani sfalsati e lo stigma porpora sporge davanti come un pennello. È il più “dinamico” dei tre: si apre lateralmente, quasi a puntare lo sguardo.

Se lo vedi arancione, salmone, fucsia, bianco o bicolore con gola chiara e petali intensi, è un altro indizio, perché questa specie/hybride ha la gamma cromatica più ampia.

Il Cactus di Natale

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Arriviamo a dicembre inoltrato e il cactus di Natale entra in scena con un portamento più morbido. I segmenti sono ovali, con margini arrotondati e crenati: invece delle punte, noterai ondulazioni dolci, quasi “scallop”. Le articolazioni sono più flessibili e l’insieme ricade in arco elegante.

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Il fiore è pendulo, simile a una trombetta che guarda verso il basso. La simmetria è meno forzata rispetto al cugino del Ringraziamento: i petali appaiono più regolari, si svasano con gradualità e lo stigma spunta in avanti ma non “spara” orizzontale. Le tonalità classiche sono magenta, rosa e bianco; esistono bicolori delicati, ma raramente troverai gli aranci intensi tipici del truncata. Se prendendolo in mano senti la pianta cedere in una curva morbida e noti segmenti senza spine apicali, stai guardando il vero “Natale”.

Il Cactus di Pasqua

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Lo riconosci in primavera, quando gli altri sono fermi. I segmenti sono più larghi, con profilo a paletta e una consistenza leggermente più spessa. Nei punti di crescita, soprattutto all’apice, compaiono spesso piccole setole (areole con sottili peli) che gli altri due non mostrano con questa evidenza. La pianta costruisce cuscini compatti, meno articolati a frusta.

Il fiore è la sua firma: apertura stellata, simmetria radiale, petali che si dispongono come una stella a molte punte attorno a un centro luminoso. Niente tubo pronunciato che spinge in avanti: qui il fiore “si mostra” frontalmente. I colori più frequenti sono rosso vivo, arancio, rosa e bianco, spesso con sfumature traslucide. Quando lo vedi, la differenza è lampante: è l’unico dei tre con un fiore così perfettamente a stella.

Come non confonderli osservando solo le foglie

Se trovi la pianta senza fiori, passa il polpastrello sul bordo dei segmenti. Le punte dure e affilate ti portano al Ringraziamento. Le onde arrotondate senza spine ti portano al Natale. Le palette ampie con micro-setole apicali ti portano alla Pasqua. Anche il portamento aiuta: più eretto e segmentato nel Ringraziamento, arcuato e ricadente nel Natale, a cuscino nella Pasqua.

La fioritura come calendario vivente

Le finestre di fioritura, in condizioni domestiche, chiudono il cerchio. Ringraziamento entra in boccio prima, tra fine novembre e inizio dicembre. Natale lo segue a metà/fine dicembre fino a gennaio. Pasqua aspetta la luce di marzo–aprile per aprire le sue stelle. Non è solo questione di calendario: il diverso “timing” è legato al modo in cui ciascuno legge fotoperiodo e temperatura, e si riflette nella forma del fiore.

Cosa guardare in 10 secondi

Avvicina la pianta al viso e osserva bordo, apice, direzione del fiore. Bordo con artigli e fiore “a freccia” orizzontale? È Ringraziamento. Bordo tondo e fiore pendulo, più armonico? È Natale. Apici con setoline e fiori a stella frontali? È Pasqua. Dopo averci fatto l’occhio una volta, non li confonderai più: ciascuno porta su foglie e fiori la propria “firma” botanica, chiusa in un gesto preciso — l’artiglio, l’onda, la stella.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".