5 Errori che fai quando innaffi le piante in estate

In estate è molto semplice fare degli errori con le innaffiature delle nostre piante.

Ciò avviene perché pensiamo che, poiché le temperature sono molto alte, le piante abbiano tutte indistintamente bisogno di molta acqua.

Uno degli errori consiste anche nel dare acqua troppo frequentemente rischiando di farle marcire anche quando fa molto caldo.

Questi non sono gli unici errori che si compiono, ma ce ne sono altri che potrai evitare leggendo questa mini guida. Scopriamoli insieme!

Innaffiare le piante tutti i giorni

Soprattutto negli ultimi anni in cui le temperature in estate diventano torride, si è portati a dare più acqua del necessario alle nostre piante.

Non appena arrivano luglio e agosto l’errore che si fa è quello di innaffiare su base quotidiana e indistintamente tutte le piante.

Sono sempre felice di aiutarti ad avere finalmente il "Pollice Verde". Se vuoi ricevere i miei consigli posso inviarteli ogni giorno direttamente su WHATSAPP! Contattami qui e salva il mio numero in rubrica! Ti aspetto!

Oppure puoi entrare nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!

Questo errore viene fatto spesso da chi si preoccupa eccessivamente che le piante si secchino con il caldo. Ma non tutte le piante hanno bisogno di acqua tutti i giorni e anzi, per alcune è più dannoso che restare senza.

La regola generale consiste sempre nel tastare il terreno e capire quanto si sia asciugato e in quanto tempo. Se il terreno è ancora umido, il giorno dopo che hai innaffiato, non dovrai innaffiare di nuovo: con questa regola generale riuscirai a gestire i correttamente le innaffiature di tutte le tue piante.

Innaffiare solo in superficie

Un errore che potresti aver fatto non solo in estate ma anche in inverno è quello di innaffiare le piante bagnando solo la parte superficiale del terreno.

A volte dimentichiamo che è meglio innaffiare abbondantemente piuttosto che bagnare solo i primi centimetri del vaso.

Questo vale sia per le piante grasse che per tutte le altre piante.

Innaffiare nelle ore centrali

Quando il sole è molto forte, soprattutto in estate e, soprattutto nelle ore centrali, della giornata, innaffiare non è una buona idea.

Il caldo forte e il calore del sole farebbero evaporare all’istante l’acqua che abbiamo appena inserito nella nostre piante e le radici non farebbero in tempo ad assorbire acqua e minerali.

Per evitare questo errore non bagnare le piante a partire dalle 11 fino alle 16, ma prediligi la prima parte della mattina quando il sole sta per sorgere.

Lasciare acqua stagnante

Quando innaffi le piante in estate (ma anche nel resto dell’anno) dovresti sempre aver cura di rimuovere il sottovaso o il coprivaso al termine dell’innaffiatura.

Questa buona abitudine ti garantisce che non si accumuli acqua all’interno dei coprivasi, se resta lì per molto tempo potrebbe causare marciume oltre che attirare le zanzare.

Avere la stessa routine del resto dell’anno

La velocità con cui l’acqua evapora dalle piante e con cui le piante la assorbono è influenzata da molti fattori come la grandezza del vaso, l’umidità dell’ambiente, la maturità dell’apparato radicale e così via.

Tuttavia, il primo fattore ad influenzare la routine di innaffiatura è proprio il cambiamento delle stagioni.

Un errore che si fa è quello di innaffiare le piante in estate con la stessa frequenza con cui lo facciamo il resto dell’anno.

Anche le piante grasse in estate hanno bisogno di un’innaffiatura più frequente!

Per non sbagliare c’è sempre il metodo dell’indice o in alternativa puoi usare uno spiedino in legno per capire l’umidità del terreno e regolare le innaffiature di conseguenza.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Adriana Capasso
Adriana Capasso
Nata a Napoli e laureata in Lettere. Convinta che prendersi cura degli esseri viventi, imparando a conoscerli sia, alla fine, prendersi cura di se stessi. Parlo delle piante, ovviamente.