Dalla cucina al bagno queste sono le piante per l’umidità in ogni stanza

In ogni casa ci sono zone dove l’umidità sembra non dare tregua. Nei mesi più freddi, con finestre chiuse e termosifoni accesi, il vapore di cucina o la condensa in bagno possono diventare un problema.

Non serve sempre ricorrere a deumidificatori o prodotti specifici: alcune piante d’appartamento riescono davvero ad assorbire parte dell’umidità in eccesso, mantenendo l’aria più leggera e pulita.

Ma non tutte funzionano allo stesso modo: ogni stanza ha le sue condizioni, e ogni pianta il suo punto forte.

In cucina

La cucina è una delle stanze dove l’umidità si accumula di più, tra bollitori, pentole e vapori di cottura. Qui servono piante resistenti e adattabili, che non soffrano i cambi di temperatura e che assorbano bene l’acqua presente nell’aria.

Il Pothos è perfetto: le sue grandi foglie carnose catturano l’umidità e rilasciano ossigeno pulito, aiutando a mantenere l’ambiente più asciutto. Cresce bene anche con luce indiretta e non teme gli sbalzi, purché non sia vicino ai fornelli.

Un’altra alleata è la pianta ragno che oltre ad assorbire vapore e odori, filtra anche le sostanze rilasciate da detersivi e fumi di cucina. In una mensola luminosa o su un piano alto, lavora in silenzio e si moltiplica facilmente.

In bagno

Nel bagno l’umidità non è solo un fastidio: se resta alta, può favorire la comparsa di muffa. Ecco perché qui servono piante amanti dell’aria umida, che assorbano il vapore senza soffrirne.

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La felce di Boston è una delle migliori: con le sue fronde leggere e fittonate, “beve” letteralmente l’umidità presente nell’aria e restituisce una sensazione di freschezza.

felce di boston

È perfetta su un ripiano vicino alla doccia o su un supporto sospeso, dove riceve luce indiretta e aria calda.
Anche lo spatifillo (Spathiphyllum) è un classico: ama il caldo e l’umidità, e fiorisce facilmente anche in condizioni di luce moderata. Le sue foglie grandi e lucide assorbono vapore, polvere e composti organici, contribuendo a mantenere il bagno più sano e profumato.

In soggiorno

Il soggiorno può sembrare una stanza “neutra”, ma tra riscaldamento e poca ventilazione l’umidità può comunque accumularsi, specialmente vicino a finestre e tende. Qui entra in gioco la Sansevieria, detta anche “lingua di suocera”: una pianta capace di regolare il livello d’umidità e purificare l’aria allo stesso tempo.

sansevieria

Le sue foglie spesse e verticali assorbono l’acqua in eccesso e rilasciano ossigeno anche di notte. È ideale in angoli luminosi ma non troppo caldi, e non teme i periodi di poca irrigazione. È una delle piante più semplici da mantenere, e anche tra le più eleganti se si sceglie un vaso moderno e alto.

In camera da letto

Anche la camera da letto può trarre beneficio da piante che regolano l’umidità, ma qui è importante che non rilascino troppa acqua o odori forti.

La lavanda è perfetta per stanze ben illuminate e leggermente arieggiate: le sue foglie argentate e i fiori profumati non solo assorbono parte dell’umidità, ma diffondono un aroma rilassante che favorisce il sonno.

L’Aloe vera, invece, svolge una doppia funzione: assorbe vapore e anidride carbonica e mantiene stabile il microclima. Non ama eccessi d’acqua, quindi è ideale nelle camere più asciutte.


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Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".