L’Orchidea ha Muffa nel vaso? Puoi sia Prevenire che Curare seguendo questa Guida

Se noti che il substrato della tua orchidea è caratterizzato dalla presenza di muffa è necessario un intervento repentino.

L’ambiente ideale delle orchidee purtroppo coincide con le condizioni ideali per eventuali muffe perché deve essere umido e luminoso, con una temperatura mite.

Puoi intervenire sia prevenendo la formazione di eventuali muffe sia curando qualora la situazione sia già in uno stato avanzato di proliferazione di muffa.

Vediamo insieme in che modo intervenire quando la muffa colpisce la nostra bella orchidea.

Come prevenire la formazione di muffa

La prevenzione ci aiuta ed è possibile evitando o modificando alcune operazioni che mettiamo in atto con la convinzione di aver cura in questo modo dell’orchidea.

Riduci le innaffiature

L’irrigazione eccessiva è una delle ragioni principali per cui le orchidee soffrono di infezioni da muffe.

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Se la tua orchidea è già troppo irrigata, fai in modo di asciugare il substrato lasciando fuori dal vaso le radici per qualche giorno.

Il periodo durante il quale l’orchidea è in riposo vegetativo che corrisponde ai mesi più freddi, è anche quello durante il quale vi è maggiore probabilità che si sviluppino muffe.

È per questo che le innaffiature vanno ridotte e l’orchidea va innaffiata solo al bisogno.

Sposta l’orchidea in un posto arieggiato e luminoso

Talvolta gli ambienti domestici sono troppo cupi o umidi, privi di ricambi d’aria.

Preferibilmente, scegli un posto luminoso e arieggiato. Queste sono le condizioni ideali per un’orchidea ma non per il fungo.

Potresti tenerla fuori quando il clima è mite ma non afoso e questo aiuterà anche ad asciugare il substrato troppo umido.

Migliora la circolazione dell’aria intorno alle radici

Se non posso portare la mia orchidea fuori, poiché è inverno, allora trovo modi alternativi per aumentare la circolazione dell’aria.

Un trucco è quello di bucare il vaso in plastica praticando dei fori tutt’intorno, favorendo così una condizione arieggiata per le radici.

Posso posizionare un ventilatore che soffia delicatamente vicino alla mia orchidea e scegliere la stanza meno umida se noto le prime tracce di umidità.

Come curare l’orchidea dalla muffa

La muffa potrebbe essere difficile da debellare quando l’apparato radicale ne è pieno ma ecco tutto quello che c’è da fare in modo tempestivo.

Rinvasa l’orchidea

Poiché la muffa o le infezioni fungine tendono a prosperare sul materiale di invasatura bagnato, puoi rinvasare l’orchideacon un vaso asciutto e sterilizzato.

Nel riutilizzare il vaso a disposizione devi fare in modo di disinfettarlo adeguatamente per evitare che vi siano tracce di funghi o muffe.

Scrolla via tutto il materiale di invaso e ripulisci l’apparato radicale da parti secche o marce. Cospargi le radici con un prodotto fungicida, la muffa è a tutti gli effetti un fungo.

Cambia il substrato

Il tipo di materiale di invasatura utilizzato può causare o limitare la crescita di funghi.

Se i pezzi di corteccia sono piccoli con materiale in decomposizione, il materiale di invasatura diventerà fradicio e interromperà il flusso d’aria verso l’orchidea.

Il materiale di invasatura vecchio è ideale per la crescita di muffe. Piuttosto scegli un terriccio con materiali grossolani più grandi.

La scelta di un terriccio con corteccia di pino può anche aiutare a limitare la crescita di funghi bianchi in quanto è un repellente fungino naturale.

La corteccia di pino cambia anche il pH del terriccio abbassandolo, il che rende l’ambiente meno adatto alla muffa.

Serviti della cannella

Questa gustosa spezia è anche un grande antibatterico e fungicida. Acquistala in polvere e cospargi tutte le aree infestate.

Nel giro di pochi giorni, il cambiamento è notevole. Usa la polvere di cannella quando stai tagliando anche le aree infette della tua orchidea.

Pota le parti compromesse

Questa è un’azione che va fatta quando ormai l’infestazione è avanzata.

Taglia, con cesoie ben disinfettate, le radici e gli steli gravemente infetti. Questo riduce al minimo il carico fungino che la pianta deve combattere.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.