Sai cos’è lo Sfagno per Orchidea? Ti spiego a cosa serve

Le orchidee con le radici carnose e allungate, hanno bisogno di una particolare composizione del terriccio, con un elemento essenziale oltre la corteccia che le radici utilizzano come appiglio.

Si tratta dello sfagno, un materiale naturale e poroso che è possibile trovare nei vasi trasparenti delle nostre orchidee.

Sai di cosa si tratta e perché è così importante?

Vediamolo insieme e come usarlo nel modo corretto per le nostre orchidee.

Di cosa si tratta

Lo sfagno è un particolare muschio, che prospera bene su un terriccio con scarso valore nutritivo. Questo è uno dei motivi per cui viene molto utilizzato nei terrari, ad esempio, o nei vasi trasparenti delle nostre orchidee.

A differenza di quanto si crede, non si tratta affatto di un parassita. Spesso viene ritrovato alla base di vecchie cortecce o alberi in pessime condizioni ma non ha nulla a che vedere con la triste dipartita della pianta presso la quale cresce.

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La struttura interna dello sfagno è molto porosa. Possiamo immaginarlo come un minuscolo sistema circolatorio, con vene, arterie, venule e capillari. L’acqua può circolare attraverso il muschio per idratare tutta la sua estensione.

Perché è importante per l’orchidea?

Lo sfagno ha una capacità di ritenzione idrica fuori dal comune.

Se si posiziona l’acqua alla fine di un supporto di muschio di sfagno, l’acqua “viaggerà” attraverso il sistema altamente vascolarizzato della pianta, raggiungendo l’altro lato.

Non è necessario innaffiare tanto poiché lo sfagno manterrà l’acqua fino a 20 volte il suo peso. Rilasciando lentamente l’acqua nel tempo, lo sfagno crea un ambiente di irrigazione naturale che propaga umidità e nutrimento.

Come sceglierlo

Lo sfagno è disponibile in diverse qualità, chiamate gradi. Alcuni produttori ne certificano la qualità utilizzando la lettera A, come AAA, o un numero di stelle, fino a 5 stelle che rappresenta la qualità massima.

Se è lungo, spesso e denso, le sue proprietà di assorbimento sono più elevate, quindi è un muschio di qualità superiore. 

Più lungo è il filo, meglio potrà avvolgere ogni singola radice dell’orchidea. Inoltre, più denso è il filamento, più acqua assorbirà.

Pensalo come una spugna: Più spessa è la spugna, più assorbe.

Come usarlo

Alcuni coltivatori di orchidee utilizzano tanto sfagno nel vaso pensando in questo modo di fornire quanta più acqua possibile all’orchidea. In realtà, se compresso sarà in grado di assorbire meno acqua, proprio come le spugne.

Durante il rinvaso

Se utilizzato durante il rinvaso della tua orchidea, immergilo in acqua per una notte. Poi strizzalo per bene così da far colare via l’acqua in eccesso.

È stato all’asciutto per troppo tempo e metterlo a bagno aiuterà a gonfiare i fili.

Avvolgilo intorno a ciascuna radice. Ricorda, deve essere ben arieggiato; non avvolgerlo in modo troppo aderente.

Prendi un grosso batuffolo di muschio, fai una palla, e inseriscila alla base del vaso. Posiziona l’orchidea all’interno del vaso, che dovrebbe avere spazio sufficiente intorno a sé, almeno 3 cm.

Quanto dura

La durata dello sfagno dipende interamente dalla sua qualità.

Lo sfagno dura da 6 mesi a 5 anni. Se acquisti uno sfagno di qualità superiore, dovrai cambiarlo in un intervallo di tempo che va dai 2 ai 5 anni.

Può essere riutilizzato?

Al momento del rinvaso devi buttare via il muschio che si è decomposto in una certa misura e aggiungerne del nuovo.

Ciò fornisce una circolazione d’aria decente, il giusto pH, un mix pulito in cui le radici dell’orchidea possono crescere, consentendo una corretta ritenzione idrica.

A cos’altro serve?

Lo sfagno, proprio per la sua capacità di trattenere l’umidità, può essere utilizzato per “bendare” le radici aeree delle piante, dell’orchidea e non solo.

Avvolgere le radici aeree con un sottile strato di sfagno umido, in modo arieggiato e mai troppo stretto, può garantire il giusto apporto di umidità ad una pianta che si trova in un ambiente particolarmente secco.

Puoi utilizzare solo sfagno per quelle orchidee che non hanno ancora radici, se le stai propagando, se queste ultime sono state gravemente danneggiate.

Lo sfagno non sarà abrasivo per le nuove radici, a differenza della perlite o lapilli o dell’argilla espansa.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.