Con questa tecnica in verticale il glicine si arrampica sui balconi più alti per vari piani

Chi ha mai visto un glicine che si arrampica libero lungo i muri di una casa o un palazzo, sa bene che si tratta di una delle immagini più poetiche e spettacolari della primavera.

I suoi grappoli di fiori viola, a volte bianchi o rosa, cadono in cascate profumate come tende leggere, creando ombra e bellezza.

Ma se vuoi che il tuo glicine cresca in verticale e si arrampichi fino a coprire anche più piani di balconi, serve un po’ di pazienza e una buona strategia.

Il glicine è naturalmente un rampicante, quindi ha in sé il desiderio di salire verso l’alto. Tuttavia, senza un supporto adeguato e senza qualche intervento mirato, la pianta tende a crescere in modo disordinato, allargando molto i suoi rami e spesso restando bassa.

Quindi il primo passo per avere un glicine che raggiunga piani alti è preparare una struttura verticale. Può essere un graticcio robusto, una rete metallica fissata al muro, o dei fili di acciaio tesi lungo la facciata. Importante che siano ben ancorati, perché il glicine diventerà pesante con il tempo.

Appena piantato, il giovane glicine ha bisogno di essere accompagnato. Quando i rami iniziano a crescere, devi indirizzarli manualmente verso l’alto, legandoli delicatamente alla struttura di sostegno con dei legacci morbidi, senza stringere troppo.

Ogni due o tre settimane, controlla la crescita e aggiusta la direzione, come si farebbe con un rampicante che ha bisogno di una guida per non perdersi. Questa fase iniziale è fondamentale, perché se lo lasci crescere libero, tenderà a sviluppare rami laterali e ad allargarsi più che salire.

Poi arriva la parte più delicata: la potatura. Per far salire il glicine in altezza e stimolarlo a fiorire copiosamente, è importante potare i rami che crescono troppo in orizzontale, lasciando quelli verticali più robusti. La potatura si fa due volte l’anno: una in estate, quando i nuovi getti sono ormai lunghi e vigorosi, e una a fine inverno, per dare forma e alleggerire la pianta. Con questa tecnica, la pianta concentra le sue energie sui rami principali, che diventeranno veri e propri “tronchi” rampicanti nel tempo.

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Il glicine ama il sole, quindi assicurati che la parete o il balcone su cui si arrampica sia ben esposto alla luce diretta per almeno mezza giornata. Più sole riceve, più generosa sarà la fioritura. E non dimenticare l’importanza dell’acqua, soprattutto nei primi anni: il terreno va tenuto leggermente umido in primavera e in estate, senza ristagni, e va aiutato con un concime ricco di potassio quando si avvicina la stagione della fioritura.

Con il passare del tempo, se guidato con pazienza e potato con cura, il glicine inizierà a salire sempre più in alto. I suoi tronchi diventeranno legnosi e robusti, e i grappoli di fiori ricadranno a pioggia da ogni livello. Così, balcone dopo balcone, piano dopo piano, si potrà avere quella meravigliosa parete fiorita verticale che fa fermare a guardare chiunque passi sotto.


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Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".