Quanto tempo il Glicine ci mette a crescere e come aiutarlo

Tra le rampicanti più belle in assoluto, il glicine offre spettacoli meravigliosi quando i suoi fiori penzolano da pergolati e tettoie.

Nello specifico ci sono molte cose che possiamo fare per assecondarne la crescita rampicante.

Questo è quello che ho fatto io per sostenere la crescita del glicine ed assecondarne la crescita.

Scegli una varietà dalla crescita rapida

Il Glicine cinese o Wisteria Sinensis cresce rapidamente: se hai poco tempo per ornare mura e recinsioni la sua rapida ed abbondante crescita fa al caso tuo.

Non a caso è la specie maggiormente diffusa. Le foglie hanno una forma ellittica e sono ricoperte da peluria. Ogni fiore è formato da 5 petali, diversi tra loro e va a definire dei meravigliosi e grossi grappoli pendenti, lunghi anche 15cm.

Generalmente questa specie fiorisce per tutto il periodo primaverile, ma molto dipende da temperatura ed esposizione ai raggi solari.

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Ma, i glicini asiatici rischiano di diventare dei veri e propri pitoni botanici, strangolando alberi e crescendo a dismisura, talvolta distruggendo le aiuole con le enormi radici in continua espansione e invadendo lo spazio delle piante vicine.

A tal proposito le radici sono molto vigorose e riescono a rompere pavimentazioni e qualsiasi cosa incontrino. Questa pianta infatti può raggiungere altezze fino a 10-15 metri e necessita di essere tenuta sotto controllo. 

È importante la posizione

Nel disporre il glicine per una crescita rigogliosa e rampicante devi scegliere innanzitutto il posto in cui metti la pianta, tenendo d’occhio la luce effettiva che riceve e quindi il tipo di esposizione giornaliera.

Senza questo non potrai indirizzare il verso e fornire alla pianta l’energia che serve per l’arrampicata.

Gli steli anche se molto sottili, potranno comunque serpeggiare sul sostegno, avviluppandosi tra loro per sostenersi nella risalita, se dispongono di una buona illuminazione diretta nelle ore fresche della giornata.

In questo modo i rami non tenteranno di seguire la luce altrove allontanandosi dalla crescita verticale.

Falla arrampicare già dall’impianto

Sarebbe meglio iniziare ad “educare” i rami da subito, quando sono giovani piantine.

Il glicine puoi trovarlo in vivaio già legato ad un sostegno unico, solitamente una canna di bambù, alla quale i rami sono stati legati che andranno ora districati.

I rami molto malleabili possono essere tranquillamente “educati” ad arrampicarsi senza ostacoli.

Tipi di sostegno

Scegliere i sostegni giusti è essenziale, la pianta può crescere con sicurezza e appoggiarsi dedicando le sue energie alla fioritura senza il rischio di spezzare i suoi steli malleabili e mai legnosi.

Puoi ampliare il sostegno già presente con la canna di bambù, perché quella già presente è comunque un sostegno provvisorio.

Meglio ancora potresti procurarti una spalliera di bambù o crearla tu stesso:  ti occorrono due canne laterali da far affondare interamente nella terra, sia in piena terra con una profondità di almeno 2 metri, sia in vaso, scendendo fino in fondo.

Puoi tirare cavi o disporre altre canne in orizzontale partendo da un’altezza dal suolo di 60 cm e proseguire col fissare un cavo ogni 40 cm, creando un reticolo di grande sostengo per una crescita su una superficie vasta.

Qualsiasi tipo di grata o sostegno può fare al caso tuo perché il glicine si appoggia a qualsiasi cosa e gli steli gommosi e sottili, estremamente malleabili si avviluppano molto saldamente e velocemente.

Ricorda di potare di tanto in tanto

Per evitare che le parti basali possano restare spoglie con il passare del tempo fai in modo che la pianta riceva delle potature regolari.

Ricorda che più cresce indisturbato in altezza, maggiore potrebbe essere la probabilità che possa spogliare le parti basali.

Effettua potature a seguito della fioritura per poterlo preparare alla produzione di nuovi getti basali che possano rinfoltire sempre la chioma.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.