Cos’è e come trattare la Ruggine Malva

La ruggine malva è una malattia fungina che deturpa gravemente il fogliame che si ricopre di macchioline rossicce simili a bruciature.

La caratteristica unica di questa infezione è data dalle piccole pustole che si formano sulla parte inferiore della foglia.

Questo è un elemento che contraddistingue questa specifica malattia fungina ed è per questo motivo che è facilmente distinguibile da altre malattie che presentano macchie fogliari.

Oltre ad essere particolarmente infestante e contagiosa, è anche particolarmente difficile da debellare.

Vediamo insieme come riconoscerla e in che modo trattare la ruggine malva sulle tue piante.

Da cosa è causata?

Causata dal fungo Puccinia heterospora, la ruggine malva attacca principalmente i membri della famiglia Alcea, ad esempio la famiglia dell’ibisco. Il fungo si trasmette molto velocemente in modi diversi.

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Spesso può essere diffuso da insetti saltellanti o da parassiti succhiatori che diffondono inconsapevolmente la malattia.

Il modo più comune riguarda delle erbacce infestanti che crescono sulla superficie del terriccio che fanno da veicolo per il fungo poiché molte di queste appartengono proprio alla famiglia delle alceae.

Condizioni climatiche quali umidità e alte temperature non fanno altro che favorire il diffondersi di questo fungo ma anche innaffiature errate.

Decorso della malattia

Dopo aver deturpato le intere foglie con le pustole, queste cominceranno a cadere e a questo punto saranno gli steli della pianta a macchiarsi e a rinsecchire, e questo nel giro di pochissimi mesi.

La pianta potrebbe anche sopravvivere all’attacco di questo fungo ma il suo fogliame resterebbe deturpato per sempre, a partire dai nuovi germogli.

Come trattare le infezioni

La prima cosa da fare è isolare immediatamente la pianta.

Non appena noti foglie colpite dalle pustole sulla superficie inferiore la prima cosa da fare è quella di potarle via immediatamente con cesoie ben disinfettate. Spesso potresti ritrovare i nuovi germogli già sotto attacco più che il resto della pianta.

Devi necessariamente mantenere la superficie del terriccio pulita, priva di foglie morte o di erbacce infestanti, il principale veicolo del fungo che causa la malattia.

Serviti del pacciame come fosse un isolante che possa separare il terriccio dall’ambiente sterno. In questo modo la pacciamatura evita che le spore diffuse nel terriccio possano emergere e proliferare o diffondersi.

La pianta in questione va innaffiata evitando di bagnare il fogliame che deve assolutamente rimanere asciutto, soprattutto nelle ore pomeridiane e serali poiché l’umidità non fa altro che far proliferare il fungo.

Assicurati che vi sia spazio tra le piante così da permettere che non si crei l’umidità tale da far proliferare la malattia.

Devi necessariamente utilizzare prodotti fungicidi a base di rame e zolfo e applicarli almeno una volta a settimana o il fungicida sistemico clorotalonil.

Spruzza le superfici superiori e inferiori delle foglie, gli steli e i fiori.

È essenziale una copertura completa, quindi devi nebulizzare fino al punto di fuga.

Ripeti il trattamento ad intervalli di 7-14 giorni. Assicurati di ripetere il trattamento se la pianta è esposta alle piogge.


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Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.