Ho trovato uno strano insetto sull’Azalea. Ti svelo come me ne sono liberato

Chi di noi non ha mai acquistato una piantina di azalea in pieno maggio, non resistendo al fascino dei suoi fiori colorati?

Personalmente, coltivare questa pianta da esterni è ormai diventata una vera e propria tradizione. Ma proprio in quanto, appunto, pianta da esterni l’azalea viene spesso a contatto con altre piante e con i rischi connessi.

E, infatti, proprio quest’anno ho trovato tra le sue foglie uno strano insetto. Tuttavia, non mi sono fatto prendere dall’ansia e, con qualche consiglio da parte di persone più esperte, sono riuscito a identificare e risolvere il problema. Ti racconto la mia esperienza, sperando possa esserti utile.

Di che si tratta

La cosa più difficile (stenterai a crederci) è stato capire di che insetto si trattasse. Anzi, quello che sembrava a me un semplice esperto si è rivelato un parassita molto comune, soprattutto nei mesi più caldi.

Si trattava della Tingide.

In realtà, si tratta di insettini di piccolissime dimensioni (a stento visibili a occhio nudo) che sono più facilmente riconoscibile quando sono in gruppo.

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Nel mio caso, mi è bastato girare una foglia per scoprire decine di questi insettini sotto di essa.

Di fatto, si tratta di insetti che si nutrono delle sostanze contenute nelle foglie per sopravvivere e riprodursi. Le conseguenze, però, sono inizialmente quella di una decolorazione della parte colpita della foglia che, col tempo, può estendersi alla sua interessa facendola poi seccare.

L’indebolimento della foglia può passare all’intera pianta compromettendone lo stato di salute e la fioritura. Inoltre, ho scoperto che questi insettini possono essere vettori di virus e possono portare malattie alla tua azalea e alle altre piante del giardino, in particolare il gelsomino o alcune piante da frutto.

Insomma, non si tratta proprio di un bagno di salute per l’azalea che rischia di non arrivare alla fine dell’estate!

Come risolvere

Una volta identificato il problema, non ho dovuto fare altro che… cercare la soluzione adatta!

Innanzitutto, devo subito dirti che in commercio esistono prodotti specifici, spesso a base di abamectina o altri elementi.

Personalmente, ho semplicemente utilizzato un prodotto a base di piretro, ossia una sostanza naturale che funge da insetticida e che può essere anche utilizzato per combattere la presenza di altri parassiti.

Alcuni suggeriscono anche di spruzzare sulla chioma un composto a base di acqua (500 ml) e olio di neem (circa 8-10 gocce) che funge da anti-parassitario naturale. Non ho provato questo metodo, ma sul web trova molti riscontri positivi.

Prevenzione

Da quando ho risolto il problema, temo spesso che la tingine possa ripresentarsi.

Ho scoperto, però, che ci sono dei modi con cui puoi evitare che il problema si ripresenti. Insomma, prevenire è meglio che curare!

Il mio metodo è quello di tenere pulite le foglie dell’azalea. Non faccio altro che passare sulle sue foglie un batuffolo di cotone imbevuto in un composto di acqua (500 ml) e sapone di Marsiglia in scaglie (circa 30 grammi) e ripetere ogni 2-3 settimane.

In questo modo, si riduce la possibilità che la pianta possa essere attaccata da parassiti o possa infettarsi a causa di malattie da fungo.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".