Con l’arrivo dei primi veri tepori primaverili e l’aumento delle ore di luce, anche il falangio, o Pianta Ragno, comincia a risvegliarsi e a modificare i suoi ritmi.
È una delle piante da appartamento più resistenti, amata per la sua capacità di adattarsi a tante condizioni diverse e per il suo aspetto allegro, con foglie allungate e bicolore che sembrano cascate di nastri verdi.
Ma anche se è una pianta facile, in questa stagione merita qualche attenzione in più, perché il cambio di clima influenza direttamente il suo benessere.
COSA SCOPRIRAI
Esposizione alla luce
Durante l’inverno, il falangio può essere stato sistemato vicino alla finestra per ricevere più luce possibile, magari in un angolo ben protetto. Ma ora che le giornate si allungano e il sole comincia a scaldare, è importante osservare come cambia l’intensità della luce nella stanza.
Il falangio ama la luce, ma non il sole diretto nelle ore più calde, soprattutto se filtrato da vetri che amplificano il calore. Se noti che le foglie iniziano a scolorire o a seccarsi sulle punte, potrebbe essere il momento di spostarlo in una posizione luminosa ma meno esposta, magari vicino a una finestra orientata a est o a ovest, dove il sole arriva più delicatamente.
Innaffiature più frequenti, ma senza esagerare
Il cambiamento di stagione porta anche un aumento delle temperature e una maggiore evaporazione. Di conseguenza, il terreno tende ad asciugarsi più rapidamente rispetto ai mesi freddi. Se durante l’inverno bastava bagnare la pianta una volta ogni dieci giorni, adesso sarà necessario controllare il terreno più spesso. Inserendo un dito nel vaso, si può capire se è già asciutto: in quel caso, una buona innaffiata è benvenuta.
Tuttavia, bisogna evitare i ristagni, che possono favorire il marciume radicale. L’ideale è usare un sottovaso con qualche sasso o argilla espansa per garantire un buon drenaggio. Se il tuo falangio è in un vaso senza fori, valuta di travasarlo: in primavera è il momento perfetto per rinnovare il terreno e offrire nuove energie.
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Più aria, più forza
Con l’aumento delle temperature, è utile arieggiare bene la stanza, ma facendo attenzione a non esporre la pianta a correnti fredde o sbalzi improvvisi. Il falangio ama l’aria pulita, e in questo periodo comincia anche a emettere nuovi getti, quei piccoli filamenti con piantine in miniatura alle estremità. È il segnale che si trova bene, e potresti anche pensare di prelevare uno di questi “figli” per farne nascere un nuovo esemplare.
Una piccola spinta con il concime
Se il falangio è in pieno vigore, può essere utile iniziare una concimazione leggera, magari ogni 15 giorni, con un fertilizzante liquido per piante verdi. Aiuterà a rendere le foglie più forti, lucide e di un verde più brillante, e sosterrà la pianta nei mesi più intensi della sua crescita.ù
Uno dei concimi più semplici da preparare è quello con l’acqua di cottura del riso, possibilmente non salata. Dopo aver bollito il riso, lascia raffreddare l’acqua, filtrala bene e utilizzala per annaffiare la pianta una volta ogni due settimane. Questo liquido contiene una piccola percentuale di amido e microelementi che stimolano la crescita e nutrono il terreno senza aggredire le radici.
Un’altra opzione semplice è quella di usare i fondi del caffè, lasciati asciugare e poi distribuiti in piccole quantità sul terriccio. Attenzione però a non esagerare e a non compattarli, perché devono potersi asciugare e non formare muffe. Un pizzico leggero ogni mese, mescolato ai primi centimetri del terreno, è sufficiente per dare al falangio una buona spinta di energia.
I concimi naturali vanno sempre dati quando la pianta è in fase attiva, mai quando è in sofferenza o appena travasata. Se noti che le foglie sono stanche o con punte secche, prima sistema esposizione e innaffiature. Una volta che il falangio appare stabile e in salute, puoi iniziare a integrare questi piccoli aiuti, che nel tempo faranno la differenza sulla chioma e sulla resistenza della pianta.