Posso coltivare una Sanseviera all’esterno?

Le piante serpente sono piante d’appartamento popolari grazie alla loro natura a bassa manutenzione e ai requisiti minimi di luce solare diretta.

Sebbene prosperino all’interno, possono sopravvivere anche all’aperto nelle giuste condizioni.

Le piante serpente sono disponibili in diverse varietà, tutte con un fogliame unico. La pianta serpente più comune è nota per le sue foglie larghe, lunghe e coriacee.

Se stai pensando di portare la loro bellezza all’esterno, ci sono alcuni fattori chiave da tenere a mente prima di piantare. Vediamo quali.

Tieni in considerazione la temperatura

Le piante serpente sono un’ottima aggiunta al tuo giardino all’aperto o all’esposizione di piante in vaso se vivi nella regione meridionali. Questo perché l’intervallo di temperatura preferito per le piante serpente è compreso tra 20 ed i 30 gradi.

Se si trovano in un luogo in cui la temperatura scende sotto i 10 gradi per periodi prolungati, la pianta ne risentirà.

Se risiedi in un clima più freddo, prendi in considerazione l’idea di posizionare la sansevieria in vaso all’esterno solo durante l’estate, quando la temperatura rimane costantemente sopra i 10 gradi.

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Durante i mesi più freddi, tieni la pianta serpente in casa, dove può ricevere sufficiente luce solare.

Luce diretta o ombra?

Le piante serpente sono piante d’appartamento popolari perché non hanno bisogno di molta luce solare diretta.

In effetti, troppa luce solare diretta può seccare le loro foglie coriacee. La luce solare brillante ma indiretta è la migliore.

La luce diretta del sole del primo mattino va bene per le piante serpente. Possono tollerare un po’ d’ombra. Ma come tutte le piante, hanno bisogno di una luce più intensa per la fotosintesi.

È essenziale trovare un punto nel tuo giardino o nel tuo portico che fornisca abbastanza luce senza danneggiare la pianta.

Cura il rinvaso periodicamente

Con la convinzione che questa pianta possa resistere ad ogni forma di stress e non abbia bisogno di nulla, tendiamo a tenerla sempre nello stesso vaso per anni.

Se passa più di un anno dall’ultimo rinvaso o dall’acquisto è buona cosa intervenire con un rinvaso, anche se non vi sono evidenze come quelle elencate.

Anche la sansevieria, come tutte le altre piante, ha bisogno di terriccio fresco e nuovamente ricco di nutrienti che si esauriscono con il tempo.

La scelta del vaso adatto è un buon punto di partenza e richiede che vi siano le dovute attenzioni in fatto di materiali e dimensioni.

Procurati un vaso dal diametro di non oltre i 5 cm in più di quello dell’apparato radicale della pianta.

Un vaso di grosse dimensioni deve contenere troppo terriccio. Dal momento che la sansevieria ha un apparato radicale che cresce in modo lento e contenuto, tutto questo terriccio resterebbe ammassato e non attraversato da radici, quindi non drenato e sempre umido.

Nel caso della sansevieria potrebbe essere maggiormente indicato un vaso in plastica, in grado di non trattenere troppa umidità.

Tieni le foglie pulite

La prima così a cui bisogna pensare è che, come ogni parte della nostra casa, anche la superficie delle foglie può essere ricoperta da polvere. La polvere può ostruire i pori che consentono la respirazione fogliare e, se a contatto con umidità, può divenite appiccicosa e formare una vera  e propria patina.

Una foglia sporca ha un margine di assorbimento di luce minore poiché proprio lo sporco impedisce alla superficie della foglia di godere della luce e questo compromette la vitalità della pianta che produce energia proprio tramite la fotosintesi attivata dalla luce.

La superficie della foglia è ricoperta da piccole valvole responsabilidella respirazione della pianta, gli stomi. Lo sporco e la patina che ricopre la superficie della foglia possono ricoprire anche gli stomi e limitare la respirazione fogliare.

Puoi sfruttare la capacità pulente, disinfettante e lucidante del limone in una soluzione a base di acqua di rubinetto e succo di limone in rapporto 50/50.

Utilizza un panno in microfibra imbevuto della soluzione strofina entrambe le facce della foglia lanceolata e asciugala con cura.


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Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.