Ti racconto tutti i miti e le leggende sul fiore della Camelia

Se chiedi a un botanico o anche a un semplice appassionato quale sia il fiore più bello, sicuramente avrà un momento di perplessità: tra le possibili risposte, però, non abbiamo dubbi che possa esserci anche la Camelia.

Il fiore della Camelia è, da sempre, simbolo di bellezza, sensualità e perfezione: come la dea Venere, per gli antichi, era sinonimo di perfezione, così questo fiore rappresenta il fiore perfetto. Non a caso, nell’arte e nella letteratura, il richiamo alla camelia è molto frequente.

Ma da cosa nasce il fascino che circonda questa pianta e i suoi fiori? Proviamo a dare una risposta, raccontando i miti, le leggende o anche le semplici storie che, nel corso dei secoli, si sono sviluppati su questa pianta.

Il mito di Venere e Cupido

Secondo un primo mito, un giorno Venere, dea della bellezza, si scambiava sguardi d’amore con Marte, dio della guerra.

Suo figlio Cupido, però, la rimproverò in quanto questo amore non era stato provocato dalle sue frecce. Venere, infastidita, ordinò allora alle Grazie di frustare il fanciullo per punirlo.

Le Grazie, tuttavia, non vollero frustare Cupido con delle rose, poiché le spine lo avrebbero ferito, ma scelsero un’altra pianta: si tratta della camelia che, ugualmente bella, è priva di spine.

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La leggenda giapponese

Il mito di Venere è probabilmente una rilettura molto moderna di un mito passato: la camelia, infatti, è conosciuta in occidente solo dal XVIII secolo, quando fu importata dal Giappone: ed è proprio qui che nasce una delle sue leggende più famose.

Secondo la leggenda giapponese, un uomo di nome Susanowo viveva in un regno dominato da un orribile serpente a otto teste. Ogni anno, il mostro si recava al villaggio dove rapiva la fanciulla più bella.

Il guerriero, stanco del terrore che regnava nel villaggio, decise di affrontare il mostro con la sua spada. Dopo averlo sconfitto, posò a terra la sua arma insanguinata, ma proprio dal sangue del mostro che bagnò il terreno nacque una pianta dai fiori screziati di rosso: si trattava della camelia, una pianta che fiorisce con abbondanza lasciando tutti meravigliati per la sua bellezza.

Il significato più profondo

Proprio dalla leggenda giapponese si può ricavare il significato più profondo del fiore di camelia: ossia quello del cambiamento imprevedibile, della bellezza ma anche della morte.

Il fiore così bello rappresenta la bellezza delle fanciulle che venivano rapite dal serpente.

Inoltre, la camelia ha una caratteristica unica: quando appassisce non perde a uno a uno i suoi petali, come accade alla rosa, ma cade intera. Per questo, si associa al fiore il significato del cambiamento improvviso e dell’innocenza.

La storia dell’ammiraglio Nelson

Una storia che mescola realtà e un po’ di fantasia è quella legata alla vera importazione di questa pianta in Europa.

Secondo molte fonti, infatti, il primo a portarla in Europa fu l’ammiraglio Nelson. Questi, molto prima di diventare famoso per aver sconfitto la flotta di Napoleone, era un giovane innamorato di Emma Lyon, già moglie di sir Hamilton, che viveva alla corte Borbonica.

Nelson decise di donare alla sua amante questa pianta scoperta in Oriente e la fece piantare nei giardini inglesi della Reggia di Caserta.

Mentre le Camelie che Nelson portò con sé in Inghilterra seccarono, a causa del clima freddo, quelle piantate a Caserta crebbero maestose e, ancora oggi, sono gli esemplari più antichi presenti in Europa.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".