Le leggende sul suo conto, le usanze popolari e le tradizioni sono tantissime: è l’Iperico.
Questo pianta viene anche detta Erba di San Giovanni, in quanto la sua fioritura massima si ha nel giorno del 24 giugno, ossia il giorno di San Giovanni.
Pianta perenne semi-sempreverde e a fusto eretto, dalle foglioline verdi e i fiori gialli, in molti si chiedono come fare a coltivarla in vaso.
Scopriamolo insieme, imparando anche tutti gli altri segreti di questa pianta.
Caratteristiche
Iniziamo a conoscere l’Iperico partendo dalle sue caratteristiche principali, le necessità di esposizione e i segreti della sua fioritura.
Varietà
Il nome botanico dell’Iperico è Hypericum perforatum e fa parte del genere Hypericum e della famiglia delle Hypericaceae.
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Oppure puoi entrare nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!Sue “cugine” sono l’Hypericum hircinum, famosa per i suoi frutti a capsula dal colore scuro e pieni di semi, l’Hypericum olympicum, dal portamento cespuglioso e i fiori dalla forma più simmetrica, e l’Hypericum elodes, dalle foglie morbide e rotonde.
Esposizione
Questa pianta può essere tranquillamente tenuta a mezz’ombra. Tuttavia, nel periodo della fioritura ha bisogno di essere messa alla luce solare diretta.
Si adatta a qualsiasi clima, resistendo sia alle temperature alte che basse.
Anche in inverno, sia che la teniate a terra sia in vaso, non dovete temere il freddo.
Fioritura
La fioritura di questa pianta inizia a giugno, cominciando e dando il meglio di sé, solitamente, il 24 giugno, ossia il giorno di San giovanni.
Di norma, la fioritura prosegue bene per tutti i mesi estivi per poi affievolirsi e interrompersi intorno a ottobre.
Coltivazione
Vediamo adesso come prenderci cura al meglio dell’erba di San Giovanni.
Terreno
Il terriccio può essere quello universale, ma con uno strato di argilla espansa che ne favorisca il drenaggio.
La grande resistenza di questa pianta fa sì che si adatti anche a substrati sabbiosi.
Innaffiature
L’iperico non ha bisogno di moltissime innaffiature, resistendo molto bene anche a prolungati periodi di siccità.
Provate a tenere il terreno sempre un po’ umido, soprattutto nel periodo della fioritura, mentre sospendete quasi del tutto le innaffiature nel periodo invernale.
Concime
Il concime non è essenziale al mantenimento di un buono stato di salute di questa pianta, ma è importante per favorire la sua fioritura.
Potete concimarla a partire dalla primavera utilizzando del fertilizzante per piante fiorite ad alto contenuto di potassio, da somministrare una volta ogni 2 settimane.
Sapevate che potete creare un concime con i gusci d’uovo? Ecco come.
Potatura
Non sempre la potatura è indispensabile. L’ideale è farla a marzo, utilizzando sempre delle cesoie ben sterilizzate, accorciando i rami vecchi e più secchi, quando questi sono troppo lunghi e legnosi.
Quando gli inverni sono molto rigidi e i rami seccano troppo, potete accorciarli anche in questa stagione.
Moltiplicazione
Avete intenzione di moltiplicare il vostro iperico? Potete farlo e, con un po’ di fortuna, potete ottenere una nuova piantina.
Il modo più semplice è per divisione: alla base della pianta, infatti, dovrebbero nascere col tempo delle “piantine figlie” più piccole e con un piccolo apparato radicale proprio.
Potete staccarle, con delicatezza e senza danneggiare la pianta madre, e piantarle in un altro vasetto.
Potete provare a moltiplicare questa pianta anche per talea, nonostante l’esito sia più incerto. Se vi state chiedendo cosa sia una talea, ecco la risposta.
Malattie e parassiti
Questa pianta viene attaccata molto raramente da malattie e, soprattutto, parassiti.
In casi rari, può essere attaccato dall’oidio che si rende visibile con alcune macchioline bianche sulle foglie. Altre volte, la pianta può contrarre la ruggine.
Sono entrambe malattie funginee, molto più frequenti quando il tasso di umidità è abbastanza alto. Potete contrastarle con questi rimedi.
Curiosità
Il nome Iperico deriva dal greco antico e significa letteralmente “sopra l’effigie“, stando a indicare la tradizione di mettere fasci di questa pianta appesi sull’effigie di una divinità per omaggiarla.
Attualmente, alcune tradizioni vogliono che, nel giorno di San Giovanni, fasci di iperico vanno appesi fuori la porta per tenere lontane le energie negative.
In passato, si riteneva che questa pianta potesse curare ogni male. Oggi, viene utilizzata molto nella medicina tradizionale per combattere ansia e insonnia.
Cosa si cura con l’iperico?
Pur dovendovi sempre rivolgere a un medico se avete un disturbo, secondo la medicina botanica, l’iperico serve ad alleviare i sintomi della depressione, dell’ansia e dell’insonnia.
Quali sono le proprietà dell’iperico?
Secondo la medicina tradizionale, avrebbe proprietà antinfiammatorie, calmanti, cicatrizzanti e ansiolitiche.
Dove cresce la pianta di iperico?
Si tratta di una pianta diffusa in tutta Europa e cresce spontaneamente in campagna, ma anche lungo i bordi delle strade e nei boschi.
In che periodo si raccoglie l’iperico?
La fioritura inizia a giugno e il periodo di massimo splendore è quello della fine del mese. Proprio in questo periodo, che tradizionalmente coincide con il giorno di San Giovanni, ossia il 24 giugno, è possibile raccogliere i fiori di questa pianta.
Quanto costa una pianta di iperico?
I costi della pianta di iperico variano da vivaio a vivaio. In generale, però, trattandosi di una piantina spontanea, ha costi abbastanza ridotti.