Come curare la Potunia, la sorella minore della Petunia

Molti di voi potrebbero già conoscere la Petunia, una pianta molto amata per la sua capacità di adornare balconi e giardini con una stupefacente varietà di colori.

Tuttavia, meno nota ma altrettanto affascinante è quella che io chiamo la sua “sorella minore”, la Potunia.

Questa pianta, che per molti aspetti ricorda la Petunia, si distingue per la sua adattabilità a spazi ridotti e per una serie di caratteristiche che meritano attenzione.

Vediamo insieme come si cura, magari vi verrà voglia di correre in vivaio a prenderla!

Come nasce la Potunia

La Potunia altro non è che un ibrido e deriva dalla Petunia stessa e viene apprezzata per la sua fioritura abbondante che può decorare con eleganza qualsiasi vaso o cassetta.

Il termine “Potunia” fa infatti riferimento alla particolare predisposizione di questa pianta a svilupparsi pienamente anche in contenitori limitati, da cui il gioco di parole che la lega al termine “pot“, vaso in inglese.

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La sua selezione genetica mira a combinare la bellezza estetica con una maggiore gestibilità. A differenza di alcune varietà di Petunia che tendono a espandersi con vigore, la Potunia presenta un portamento più compatto e gestibile, ideale per chi desidera massimizzare l’effetto decorativo in spazi ristretti.

Come si presentano i fiori della Potunia

Il primo elemento che colpisce nella Potunia è senza dubbio il suo aspetto floreale.

I fiori, graziosi e colorati, coprono la pianta creando un effetto visivo di grande impatto. La gamma di colori spazia dai toni intensi del rosso e del viola fino a toccare le sfumature più delicate del rosa e del bianco.

Ciò che rende la Potunia particolarmente interessante (come dicevamo prima) è proprio il suo portamento: i fiori si dispongono in maniera tale da creare una copertura fittizia quasi totale. E sarà perfetta sia se avete delle fioriere, sia delle aiuole ma anche delle piccole ceste decorative.

Se state andando in confusione e volete comprendere bene la differenza tra Potunia, Petunia e Surfinia, ho preparato un video proprio su questo argomento:

Dove metterla in balcone

La crescita ottimale della Potunia è fortemente influenzata dalla sua esposizione alla luce.

Questa pianta ama bagnarsi di luce solare, preferibilmente quella diretta delle prime ore del giorno o quella più tenue del tardo pomeriggio.

Un errore comune è posizionare la Potunia in zone dove la luce solare è troppo intensa per gran parte della giornata; tale condizione può provocare stress termico alla pianta.

Anche il vaso gioca un ruolo cruciale: è indispensabile che sia dotato di un buon sistema di drenaggio. I ristagni d’acqua, infatti, possono compromettere seriamente la salute della pianta, portando a marciumi radicali o a fenomeni di asfissia delle radici.

Quanto innaffiarla

Quando si parla di innaffiatura, la Potunia si dimostra una pianta che preferisce un terreno moderatamente umido ma teme gli eccessi.

Le radici, infatti, sono particolarmente sensibili all’accumulo d’acqua: meglio lasciare che il terreno si asciughi leggermente tra un’innaffiatura e l’altra, prestando attenzione a non lasciare che la pianta subisca periodi prolungati di siccità.

Una buona prassi è verificare l’umidità del terreno inserendo un dito nei primi centimetri: se risulta asciutto, è tempo di innaffiare.

Consigli per una fioritura duratura

Una delle maggiori soddisfazioni nel coltivare la Potunia è assistere alla sua lunga e abbondante fioritura.

Per mantenere questo spettacolo il più lungo possibile, è raccomandabile adottare alcune semplici pratiche. Un gesto importante è quello di rimuovere i fiori appassiti, che oltre a mantenere l’aspetto estetico della pianta, ne stimola la produzione di nuovi boccioli.

Un altro suggerimento è di fornire alla pianta un apporto regolare di fertilizzante specifico per piante fiorite, seguendo attentamente le indicazioni fornite sul prodotto.

Questi piccoli accorgimenti contribuiranno a prolungare la bellezza e la vitalità di questa pianta graziosa ma bellissima!


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuliana Mele
Giuliana Mele
Laureata in Lingue, Lettere e Culture comparate presso l’Università degli studi di Napoli “L’Orientale”. Con la danza nel cuore e nell’anima, resto affascinata da ogni forma d’arte. Divoratrice di libri e musica e da sempre appassionata di giardinaggio, cosmetica bio e rimedi naturali.