Poto le Rose in Inverno e ti spiego come lo faccio

Quando poto le mie rose in giardino scelgo un momento specifico durante l’anno. Ma prima di tutto mi affido a ciò che vedo, cioè rispetto i tempi della pianta che a sua volta si adatta alle temperature ed alla luce variando il suo ciclo vegetativo.

Aspetto l’inverno per poterle potare ma non un momento qualsiasi, ma quello in cui posso fare la potatura che rinnova completamente la chioma delle mie rose.

Ti spiego cosa osservo, come effettuo la potatura e nello specifico quando lo faccio per evitare che le mie rose possano risentire di una pratica necessaria ma invasiva.

Perché potare

La pratica della potatura, nonostante le apparenze, è tra quelle che consentono alle piante di vegetare correttamente, ottenuta attraverso il taglio in modo preciso dei rami.

Non solo consente di favorire l’uniformità della chioma e quindi una finalità estetica, ma va eseguita al fine di migliorare qualitativamente la nuova produzione.

Il rinnovo dei tessuti vegetali è particolarmente prezioso per tutte le piante, siano esse piante da frutto che piante ornamentali che regalano fioriture incantevoli.

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Perché scelgo il periodo freddo

Non poto indistintamente tutte le piante durante l’inverno poiché la potatura è una pratica che va effettuata valutando innanzitutto il tipo di pianta e le specifiche esigenze relative.

Il freddo innesca il riposo vegetativo per una grande fetta del mondo vegetale, un periodo durante il quale la crescita si arresta e le funzioni vitali delle piante rallentano notevolmente, come se si innescasse un vero e proprio letargo.

Ed è proprio durante il letargo che è possibile effettuare la potatura cosiddetta “secca”, quella deputata alla stimolazione della nuova produzione nel periodo immediatamente successivo, cioè quello primaverile.

Molte varietà di rose utilizzano il freddo per stimolare l’ormone che consente di innescare la successiva produzione.

Mi assicuro che sia terminato il periodo delle gelate, o che hanno appena affrontato una gelata. Non effettuo subito la potatura poiché già sottoposte ad uno stress evidente rispetto alla loro condizione ambientale.

Come faccio la potatura

A differenza di altri periodi dell’anno, la potatura invernare mi richiede alcune specifiche accortezze.

Devo evitare che il taglio effettuato possa arrecare danno alla pianta e rendere il trauma, perché di questo si tratta, che possa stressare in modo irreparabile la pianta.

Come taglio

Un aspetto fondamentale della potatura è il taglio.

I rami più grossi e più spessi vanno potati tagliando in modo da non provocare lacerazioni nella corteccia che resta, che deve necessariamente proteggere lo strato interiore della pianta.

Il taglio deve essere netto, senza lasciare sfilacciature che possono col tempo marcire o attirare parassiti.

I rami piccoli vanno potati cimandoli proprio sopra ad un nodo ed in modo inclinato, così che non vi si possa depositare sul taglio acqua o condensa.

Quali rami taglio

La potatura secca prevede innanzitutto un’operazione di pulizia, cioè, eliminare tutte le parti secche della pianta, che ormai non sono in grado di offrire nuova produzione, per evitare che possano ospitare parassiti.

Taglio i rami che si trovano alle biforcazioni, cioè quei rami che si dividono in due più piccoli.

Taglio i rami che vanno verso la parte centrale della chioma per consentire alla stessa di restare arieggiata anche quando avrà nuova produzione. Per lo stesso motivo, taglio i rami che si incrociano.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.