Settembre è un mese di passaggio, in cui molte piante rallentano la loro crescita e i balconi iniziano a perdere i colori vivaci dell’estate. Le orchidee, però, sanno sorprendere proprio in questo periodo: alcune varietà entrano nel loro momento migliore, regalando nuove fioriture quando meno ce lo si aspetta.
Non si tratta solo di un prolungamento della stagione, ma di veri e propri cicli naturali che, se rispettati e accompagnati con le giuste cure, trasformano la casa in un piccolo giardino tropicale anche all’inizio dell’autunno.
Scoprire quali orchidee fioriscono a settembre e come mantenerle rigogliose è il segreto per avere fiori splendidi quando molte altre piante si stanno già preparando al riposo.
COSA SCOPRIRAI
Phalaenopsis

La Phalaenopsis, nota come orchidea “a farfalla”, è tra le poche orchidee capaci di fiorire più volte all’anno, e non è raro vederla produrre nuovi steli o prolungare la fioritura proprio a settembre. I suoi fiori ampi e vellutati, nelle tonalità del bianco, rosa, viola o screziati, restano aperti per settimane senza perdere freschezza.
In casa, per mantenerla in fiore, ha bisogno di luce diffusa, mai diretta, e di irrigazioni misurate: acqua solo quando le radici nel vaso diventano grigie. Un dettaglio spesso trascurato è la temperatura: lo sbalzo tra il fresco della notte e il tepore del giorno stimola la formazione di nuovi boccioli, ed è per questo che settembre, con le sue notti più fresche, può diventare un mese ideale per nuove fioriture.
Cattleya

La Cattleya è famosa per i suoi fiori grandi, appariscenti e spesso profumati, con petali dai colori vividi e un labello che sembra dipinto a mano. Settembre è un mese in cui alcune varietà danno il meglio, regalando fioriture che possono durare anche tre settimane. In casa questa orchidea chiede un ambiente molto luminoso: un davanzale esposto a est è perfetto.
Diversamente dalla Phalaenopsis, ama che le radici si asciughino completamente tra un’annaffiatura e l’altra. Una piccola accortezza è ruotare regolarmente il vaso: così la pianta riceve luce uniforme e produce fiori più equilibrati.
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Cymbidium

Il Cymbidium è una delle orchidee che inizia a prepararsi a settembre per la grande fioritura invernale. Alcune varietà precoci, però, già in questo mese possono mostrare i primi steli fiorali. I suoi fiori, più piccoli ma numerosissimi, si presentano in grappoli compatti che restano ornamentali anche per due mesi.
In casa ha bisogno di un luogo fresco e luminoso, meglio se con notti fresche attorno ai 12–15 °C, perché è proprio questa escursione termica che stimola la formazione dei fiori. Durante questo periodo non va spostato troppo: un cambio di posizione mentre sviluppa gli steli può bloccare la fioritura.
Oncidium

Il Oncidium, conosciuto come “orchidea ballerina”, in settembre entra spesso nel suo periodo di massima fioritura. I fiori sono piccoli ma numerosissimi, gialli con macchie marroni, e formano pannicoli che sembrano danzare nell’aria. In casa va coltivato in un ambiente molto luminoso e leggermente più secco rispetto alla Phalaenopsis.
L’annaffiatura deve essere regolare ma mai eccessiva: i suoi pseudobulbi immagazzinano acqua, quindi se diventano rugosi significa che la pianta chiede di bere. Per mantenere i fiori a lungo è utile aumentare leggermente l’umidità ambientale, magari con un vassoio di argilla espansa, così i petali non si seccano precocemente.
Dendrobium nobile

Il Dendrobium nobile è un’orchidea che di solito fiorisce in primavera, ma alcune varietà e condizioni particolari possono portarla a regalare fiori già a settembre. I suoi fiori, delicati e cerosi, spuntano direttamente dai nodi dei fusti eretti, creando un effetto scenografico unico.
In casa va curato con un’alternanza precisa di irrigazione e asciutta: i periodi leggermente più secchi favoriscono la comparsa dei boccioli. Settembre è anche il momento in cui la pianta beneficia della luce più dolce e delle notti fresche, che sono fondamentali per stimolare nuove fioriture.