Aggiungi queste 3 foglie al bark per far fiorire l’orchidea per mesi e mesi

Chi coltiva orchidee sa bene che mantenere una Phalaenopsis in fiore a lungo non è solo una questione di luce o temperatura. A volte serve un piccolo aiuto naturale, qualcosa che stimoli le radici e renda le foglie più forti senza ricorrere a concimi chimici.

Tra i rimedi più efficaci c’è proprio l’alloro, una pianta aromatica che tutti abbiamo in cucina ma che può rivelarsi un potente alleato anche per le orchidee da appartamento.

Le foglie di alloro non sono solo profumate: contengono magnesio, potassio e antiossidanti naturali, tre elementi fondamentali per la salute delle piante. Il magnesio favorisce la fotosintesi e mantiene le foglie di un verde intenso, mentre il potassio stimola la fioritura e rinforza i tessuti vegetali, rendendoli più resistenti a sbalzi termici e stress ambientali.

A differenza di altri fertilizzanti naturali, l’alloro rilascia i suoi nutrienti in modo lento e costante, senza rischiare di “bruciare” le radici delicate dell’orchidea. È un rimedio che imita ciò che avviene in natura: nelle foreste tropicali, le orchidee ricevono sostanze nutritive dalle foglie che cadono e si decompongono tra i rami dove vivono.

Come usarlo nel bark

Il modo più semplice è quello di inserire una o due foglie intere di alloro nel bark, cioè il substrato di corteccia in cui cresce l’orchidea. Le foglie rilasciano gradualmente le loro sostanze durante le innaffiature, migliorando la qualità del terreno e tenendo lontani piccoli parassiti.

È importante non esagerare: bastano poche foglie, leggermente spezzettate, distribuite tra le radici. Con il tempo, si seccano e si decompongono, arricchendo il substrato senza alterare il drenaggio.

Acqua di alloro e riso

Per un effetto più rapido, si può preparare una “acqua nutriente” fatta in casa. Si portano a ebollizione mezzo litro d’acqua con un cucchiaio di riso e due foglie di alloro spezzate. Dopo circa dieci minuti, si lascia raffreddare, si filtra e si utilizza il liquido per innaffiare l’orchidea.

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Il riso rilascia amido che rafforza le radici e rendono la pianta più reattiva (ecco perché si usa l’acqua di riso per le orchidee), mentre l’alloro arricchisce l’acqua di minerali. Il risultato è un vero e proprio tonico naturale che stimola la crescita di nuovi steli fiorali e favorisce una fioritura più duratura.

Questa pratica va ripetuta una volta al mese, preferibilmente durante i periodi di crescita attiva della pianta (primavera e inizio autunno). È bene non usarla troppo spesso per evitare che il terreno diventi eccessivamente ricco e che si accumulino residui organici.

Dopo alcune settimane di trattamento, l’orchidea mostra i primi segni di miglioramento: foglie più sode e lucenti, radici aeree più verdi e nuove gemme che si preparano a svilupparsi lungo lo stelo.
La fioritura tende a durare più a lungo e, soprattutto, la pianta appare più stabile anche quando la temperatura in casa cambia. Questo perché i nutrienti naturali dell’alloro aiutano la pianta a mantenere costante la sua energia, anche nei mesi invernali quando la luce è minore.

Quando non usarlo

Ci sono però momenti in cui questo rimedio va sospeso. Se l’orchidea è appena stata rinvasata o ha radici danneggiate, meglio aspettare almeno tre settimane prima di introdurre qualsiasi fertilizzante, anche naturale. L’alloro, pur essendo delicato, può stimolare troppo una pianta ancora in fase di assestamento.

Inoltre, se il bark è già molto umido o tende a trattenere acqua, è preferibile non aggiungere foglie fresche per evitare che marciscano: in questo caso, meglio optare per la versione liquida filtrata.


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Giulia F.
Giulia F.
Quando non sto digitando al computer, probabilmente mi troverete nel mio giardino personale, intenta a parlare con le mie piante—sì, è una cosa vera, aiuta la crescita! Mi sono innamorata del giardinaggio fin da piccola, grazie a mia nonna che mi ha trasmesso l'amore per la terra e le mani sporche di fango. Sì, sono quel tipo di persona che sente il bisogno di toccare le piante quando passeggia in un vivaio o in un giardino pubblico. Non posso farci niente, è più forte di me!