Per far colorare di rosso la Stella di Natale in due settimane c’è una progressione da seguire

Dicembre e il giorno dell’Immacolata si avvicinano ed è il momento in cui le case e le vetrine dei negozi iniziano a tingersi di rosso, ma può capitare che la Stella di Natale degli anni scorsi continua ostinatamente a mostrare brattee verdi, come se non avesse alcuna intenzione di vestirsi a festa.

Non è un capriccio: la stella di Natale ha un meccanismo molto preciso che regola la colorazione, e basta poco per impedirle di avviarlo. Il bello è che, se capisci come funziona, puoi ancora portarla al rosso in tempo.

Il meccanismo che decide tutto

La colorazione delle brattee non dipende dall’acqua o dal concime, ma dalla durata del buio. La poinsettia, infatti, appartiene alle piante a giorno corto: significa che cambia colore solo quando le notti superano un certo numero di ore consecutive senza interruzioni. Se vive in un soggiorno dove la luce viene accesa fino a tardi, o vicino a una finestra illuminata da lampioni, per lei è come se fosse sempre estate. Il risultato è inevitabile: resta verde.

Il momento più importante della giornata è la notte. Basta una luce accesa per pochi minuti, anche debole, per azzerare tutto il processo. È come se qualcuno continuasse a premere il tasto “reset”.

Come creare subito il buio perfetto

Quando capisci che la tua stella non sta lavorando come dovrebbe, la prima cosa da fare è ripristinare un ciclo di buio totale per circa 14 ore ogni giorno. Il modo più semplice, se la tieni in casa, è spostarla in un locale dove non entra luce artificiale oppure coprirla con una scatola di cartone. È una soluzione elementare ma estremamente efficace, che in due o tre settimane può stimolare la colorazione.

La parte delicata è la costanza: serve che il buio sia continuo, senza interruzioni. Molti falliscono proprio qui, perché la pianta riceve qualche raggio di luce accidentale la sera o al mattino presto, e riprende tutto da capo.

Temperatura e acqua

Oltre al buio, la stella di Natale ha bisogno di un lieve calo termico per avviare il processo. Nulla di drastico, ma una stanza più fresca la notte — intorno ai 16–18°C — la aiuta a percepire il cambiamento stagionale. Quando le temperature restano costantemente sopra i 21–22°C, la pianta tende a vegetare senza entrare in fase “riproduttiva”, cioè quella della colorazione.

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Anche l’eccesso d’acqua può rallentare il processo. Una pianta che ha radici sempre umide non è mai predisposta a cambiare fase: resta impegnata a gestire uno stress. Il terriccio deve asciugare superficialmente tra un’annaffiatura e l’altra, senza ristagni nel sottovaso.

Quando compaiono i primi segnali

Se stai lavorando correttamente, dopo circa due settimane noterai che le brattee cominceranno a schiarire e a prendere un leggero viraggio rosato. È il momento più delicato: devi continuare a garantire buio e temperature stabili, perché un’interruzione a metà processo può bloccarlo completamente.

Quando il rosso inizia a stabilizzarsi — di solito verso la terza o quarta settimana — puoi ridurre gradualmente il trattamento, lasciando la pianta in una stanza luminosa ma senza sbalzi improvvisi.

La stella di Natale risponde più alla gestione della luce che a tutto il resto. È una pianta che legge l’orologio del giorno e della notte con una precisione che sorprende molti principianti.

Se non diventa rossa, non è mai un mistero: è sempre un problema di fotoperiodo alterato.


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Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".