Difficile immaginare che questi fiori rosa vengano da una pianta di aglio selvatico

C’è una pianta che sorprende chi la scopre per la prima volta perché unisce utilità, bellezza e rusticità in modo davvero unico: è l’aglio selvatico, conosciuto anche come Allium roseum.

A differenza del classico aglio da cucina, quello che troviamo nei supermercati, questa varietà cresce in modo spontaneo in molte aree del Mediterraneo, ma può essere facilmente coltivata anche in giardino o in vaso, regalando foglie aromatiche, bulbi profumati e soprattutto un fiore rosa delicato ed elegante, che in primavera cattura subito l’attenzione.

Un fiore che incanta

Il vero colpo di scena dell’aglio selvatico è la sua fioritura. Da un cespo di foglie sottili e lunghe, che assomigliano a fili d’erba leggermente profumati d’aglio, si solleva uno stelo sottile che termina in un’infiorescenza a forma di ombrello, composta da tanti piccoli fiori rosati o lilla chiaro. Il fiore ha un aspetto leggero, quasi etereo, ma regge bene anche il vento e il sole.

In primavera inoltrata, queste infiorescenze attirano farfalle e api, creando un angolo vivace e naturale in balcone o in giardino.

Come coltivarlo a casa

L’aglio selvatico è una pianta facilissima da gestire, perfetta per chi ha poca esperienza ma vuole iniziare a coltivare qualcosa di utile e decorativo. La cosa più importante è scegliere la posizione giusta: ama la luce, ma tollera bene anche la mezz’ombra, soprattutto nelle zone dove il sole estivo è molto forte.

Può essere coltivato sia in piena terra che in vaso, e non ha bisogno di un terreno particolare: basta che sia ben drenato. Se il terreno trattiene troppa acqua, i bulbi potrebbero marcire, quindi conviene aggiungere un po’ di sabbia o ghiaia sul fondo del vaso per evitare ristagni.

La pianta cresce da piccoli bulbi che si mettono a dimora in autunno o all’inizio della primavera. Non servono grandi attenzioni: una volta piantato, l’aglio selvatico si adatta all’ambiente e ogni anno tornerà a fiorire con regolarità. Durante la stagione calda, quando ha finito il suo ciclo, tende a seccare naturalmente: è il momento in cui si ritira sotto terra per riposare, pronto a rispuntare l’anno successivo.

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Un alleato in cucina… e non solo

Oltre alla bellezza del fiore, anche le foglie dell’aglio selvatico sono commestibili, e si possono raccogliere fresche per insaporire piatti come frittate, zuppe, salse o insalate. Il sapore è più delicato rispetto all’aglio comune, ma comunque intenso e aromatico. È una pianta che unisce bellezza e praticità, ideale per chi ama coltivare ciò che si può anche utilizzare in cucina.


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Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".