Come trattare il Glicine dopo la fioritura

Inutile utilizzare troppe parole per descrivere la bellezza del Glicine: questa pianta dai fiori a grappolo è capace di creare un ambiente quasi fiabesco grazie alle sue forme sinuose e ai suoi colori mozzafiato.

Certo, la sua fase più bella, ossia quella della fioritura, non dura in eterno. In tutta la fase successiva, la pianta ha comunque bisogno di un certo grado di attenzioni per mantenersi forte e in salute. Insomma, l’abbandono a se stessa di questa pianta non deve essere nemmeno minimamente contemplato!

Come continuare a trattare il glicine dopo la fioritura è un dubbio che coinvolge molti di coloro che si cimentano nella coltivazione di questa pianta: vediamo insieme di risolvere dubbi e perplessità, capendo come gestire al meglio il glicine nella fase post-fioritura.

Rimozione dei fiori secchi

Una volta che i fiori a grappolo del glicine sono seccati, di solito naturalmente, possono restare attaccati ai rami. Il che non rappresenta di per sé un problema se non per il fatto che i fiori secchi non rimossi possono a volte attirare insetti o favorire lo sviluppo di parassitismi o malattie.

Per questo, un consiglio molto utile è quello di rimuovere questi fiori: farlo è davvero semplice, in quanto non va ovviamente rimosso l’intero ramo ma solo il grappolo di fiori appassiti. Tutto ciò può essere fatto con l’aiuto di forbici da giardino o cesoie ben pulite.

Inoltre, dare una spuntatina alla pianta in questo periodo non fa affatto male. Ricorda che, secondo i libri di botanica, la fioritura del glicine termina a maggio o agli inizi di giugno. Tuttavia, con il clima un po’ ballerino degli ultimi anni, la fioritura può durare di più o di meno a seconda delle oscillazioni di temperatura.

Continuare a concimare

Anche dopo la fioritura, si può continuare a concimare la pianta finché il clima resta caldo. La concimazione può sia prolungare ancora un po’ la fioritura sia andare semplicemente a supporto della salute generale del glicine.

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Nello specifico, in questa fase è forse meglio utilizzare un concime più povero di azoto a favore di potassio e fosforo. Inoltre, le somministrazioni non devono mai essere eccessive: occorre attenersi alle indicazioni sulla confezione del prodotto.

Gestione delle radici

Ovviamente tutta la nostra attenzione non va concentrata solo sulla chioma del glicine: un occhio va rivolto anche alle sue radici.

Spesso questa pianta tende a generare polloni alla base, cioè nuovi getti che crescono direttamente dalle radici. In tal caso, il consiglio per mantenere la pianta in ordine è quello di rimuoverli quando questi sono ancora piccoli.

Allontanamento degli insetti e dei parassiti

Il glicine smette di fiorire proprio nel periodo in cui sulle piante è più comune trovare insetti o parassiti. Ovviamente l’assenza di fiori non protegge solo per questo la pianta da questi fastidiosi ospiti.

Basta tenere d’occhio le foglie e intervenire solo se si nota la loro presenza, attraverso l’utilizzo di prodotti specifici. I parassiti più comuni sono gli afidi o la cocciniglia.


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Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".