Come salvare l’Orchidea dal marciume del colletto

Di certo non è una pianta facile da coltivare, ma la sua bellezza ricompensa di ogni sforzo: parliamo dell’orchidea.

Questa pianta dalle origini esotiche è ormai molto amata nel nostro Paese dove si trovano in commercio diverse specie e varietà. La più comune è sicuramente l’orchidea phalaenopsis, caratterizzata da meravigliosi fiori a forma di farfalla.

Qualche volta, tuttavia, la sua bellezza è minacciata da un problema molto comune e pericoloso: il marciume del colletto.

Scopriamo come fare per salvare la nostra pianta.

Riconoscere il problema

Innanzitutto è importante capire che cosa sia il marciume del colletto.

Il colletto è quella parte della pianta compreso tra radici e foglie, quindi che sta quasi attaccato al terriccio della nostra orchidea.

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Il marciume può essere riconosciuto dal fatto che il colletto diventa scuro, nero o marrone, la sua consistenza diventa più morbida o molle e può “bucarsi”.

Interrompere le innaffiature

Dopo esservi accertati che la vostra orchidea sta marcendo nella parte del colletto, è importante interrompere subito le innaffiature.

Il marciume, nella maggior parte dei casi, dipende infatti proprio da eccessive innaffiature.

La troppa acqua, se assorbita dal terreno, può dar luogo a marciume delle radici. Se ristagna tra stelo e foglie può dar luogo proprio a marciume del colletto.

Sospendere le innaffiature per un po’ è indispensabile.

Nel caso di marciume delle radici, invece, seguite queste indicazioni.

Mettere alla luce solare

Per favorire il seccarsi del colletto in marcescenza, un consiglio è quello di collocare temporaneamente la pianta alla luce diretta.

I raggi del sole, infatti, aiuteranno la parte danneggiata ad asciugarsi.

Ovviamente, non dimenticate che, di norma, l’orchidea non deve essere esposta alla luce diretta del sole, ma solo alla luce naturale indiretta.

Usare la cannella

Importante è evitare che i batteri proliferino lì dove la marcescenza è in atto.

Per provare a bloccare il processo di marcescenza, cospargete il colletto con della cannella in polvere.

Questa sostanza, infatti, ha naturali proprietà antibatteriche e può aiutare la pianta a combattere infezioni, oltre a poter essere utilizzata in altri modi in giardino.

Se dopo qualche giorno vedrete il marciume regredire, significa che il procedimento ha funzionato.

N.B: non sempre la cannella è l’ingrediente più indicato quando la marcescenza è a uno stato avanzato. Dal fioraio potete trovare prodotti specifici per combattere il marciume.

Riprodurre la pianta

Nella maggior parte dei casi, purtroppo, quando il colletto dell’orchidea inizia a marcire, non ci sono tantissime speranze di sopravvivenza per la pianta.

Tuttavia potete salvarla in un modo particolare: riproducendola.

Lungo lo stelo dell’orchidea o alla sua base, si sviluppano spesso i keiki. Si tratta di piccole piante nate per agamia e che presentano foglioline e radici proprie.

Se sono abbastanza sviluppati potete staccarli dalla pianta che sta marcendo, rinvasandoli in un vaso trasparente con della corteccia.

Tenete la piantina in un luogo abbastanza luminoso (ma non alla luce diretta del sole) e dove la temperatura sia compresa tra i 18 e i 24 °C.

Vedrete che in pochissime settimane, il keiki si trasformerà in una vera e propria nuova orchidea.

Cercate altri consigli per moltiplicare la vostra orchidea? Eccoli!


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".