Come recuperare la Sansevieria seccata dal sole forte con i primi freschi di settembre

Con un po’ di malinconia possiamo ormai dire che l’estate sta ufficialmente per finire.

Le nostre piante, giunte al termine di quella che per molte è la loro fase di massimo splendore, vanno ora incontro ai più freddi mesi autunnali e invernali.

Se la tua Lingua di Suocera, il cui nome botanico è Sansevieria, è stata rovinata dal troppo sole e dalle eccessive temperature di agosto, ecco alcuni step da fare a settembre per tornare ad averla rigogliosa.

Portala in casa

Pur essendo una pianta da interni, la sansevieria viene spesso portata in balcone nel corso dei mesi estivi.

Le temperature piace calde, infatti, le permettono di godersi l’aria aperta senza particolari problemi. Quando, però, viene esposta alla luce solare diretta, questa pianta può seccare prematuramente o le sue foglie possono venir bruciate dal troppo sole.

Portarla in casa a settembre è la prima cosa da fare per consentire alla pianta di recuperare un buono stato di salute.

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Scegli un luogo non troppo buio, dove ci sia una buona dose di luce solare indiretta, dove le temperature siano abbastanza costanti e lontano da possibili spifferi.

Ricorda che questa pianta si adatta bene a quasi ogni posto, ma è sempre meglio provare a riprodurre il suo habitat di origine evitandole il freddo o l’aria secca creata da fonti di calore artificiale.

Elimina le parti troppo secche

Se il sole di agosto ha bruciato irrimediabilmente alcune parti della tua sansevieria, queste vanno rimosse.

Si tratta di quelle foglie che ormai hanno perso quasi completamente il loro colore originario e che adesso si presentano marroni, più sottili e dure o addirittura nere.

Questa foglie, se lasciate sulla pianta, possono marcire ed eventualmente compromettere la salute di tutta la sansevieria. Ecco perché è fondamentale staccarle utilizzando degli attrezzi da giardino o con le mani, ma facendo attenzione a non danneggiare le radici.

Moltiplicala se necessario

Quando la quasi totalità della pianta sembra secca e irrecuperabile, possiamo provare un ultimo rimedio di salvataggio: la moltiplicazione.

Possiamo, infatti, dividere la pianta staccando eventuali polloni o piante figlie e piantandole in un vaso diverso.

In questo modo, prenderemo una parte ancora sana della pianta e, da quella, otterremo una nuova pianta anche quando quella di partenza non può essere più salvata.

Il terriccio del nuovo vaso deve essere morbido e ben drenato, preferibilmente a base di torba e sabbia. Quando il pollone si sviluppa e diventa una nuova pianta, rinvasiamolo in un vaso un po’ più grande.

Innaffiala di meno

Come probabilmente già sai, la sansevieria è una pianta grassa e, in quanto tale, non ha bisogno di grandissime quantità d’acqua.

In estate, però, di solito tendiamo a innaffiarla di più e spesso esageriamo andando a compromettere lo stato di salute delle sue radici.

Il rischio, infatti, è che queste marciscano.

Il nostro consiglio è quello di iniziare a ridurre le innaffiature a settembre, ma anche quello di controllare lo stato delle radici assicurandoci che siano in forze.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".