La primula ha la fama di pianta di breve durata, soprattutto per quanto riguarda le fioriture ma in realtà se coltivata nel modo giusto può vivere e prosperare per anni.
La sua fioritura precoce ancor prima del periodo primaverile è tipica di un periodo non ancora caldo ma che si appresta ad esserlo. Infatti, spesso viene chiamata proprio pianta primavera, poiché ne annuncia l’arrivo.
Ma se la fioritura è stentata o tarda ad arrivare deve dipendere da qualche errore che stiamo commettendo nel curarla.
Vediamo insieme quali potrebbero essere i motivi per una primula che non fa fiori.
Troppa luce
La primula è una pianta da sottobosco, cioè una che in natura gradisce particolarmente le zone ombreggiate.
Lo stesso vale per la sua coltivazione in casa o meglio se all’esterno, per la quale dobbiamo trovare una posizione parzialmente ombreggiata o potremmo mettere a dura prova la fioritura.
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Oppure puoi entrare nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!La pianta per difendersi dalla luce diretta, anche se non eccessivamente calda, impiega tutte le sue energie e in questo modo non ha la forza di produrre fiori nel periodo primaverile. Per questo potremmo vedere la sua chioma a lattughino ma senza fiori.
Temperatura sbagliata
Molto spesso siamo soliti tenere la primula in casa ma dobbiamo tener presente che questa pianta non ama stare in ambienti in cui la temperatura va oltre i 18 gradi.
L’alta temperatura potrebbe indurla nello stato di dormienza e quindi non solo non permetterle di produrre le sue belle fioriture colorate ma addirittura il fogliame potrebbe essere ridotto.
Innanzitutto, sposta all’esterno le tue primule soprattutto nel periodo appena prima dell’inizio della primavera e la temperatura esterna non più rigida ma fresca non farà altro che stimolare la crescita e la fioritura.
Vuole più acqua
Essendo una pianta da sottobosco, la primula apprezza particolarmente un substrato umido; dunque, è essenziale che l’intervallo tra le innaffiature sia ridotto, anche durante i periodi freddi.
Teme moltissimo la siccità e va in sofferenza non appena il terriccio diventa secco già solo sui primi centimetri.
È chiaro che in condizioni di sofferenza, nelle quali la pianta sta cercando di sopravvivere, non può di certo dare il meglio di sé ed esplodere nelle fioriture che ci aspettiamo.
Dalle acqua senza bagnare le foglie e la chioma anche due volte a settimana, magari controllando con le dita la quantità di umidità ancora presente e stando attento a non lasciare il terriccio zuppo.
A tal proposito è bene che sia drenante per evitare ristagni.
L’hai concimata?
La primula ha bisogno di tanto nutrimento e un buon modo in cui puoi assicurarle il nutrimento è concimarla proprio quando si risveglia dalla fase dormiente, a partire dal momento in cui notiamo le prime gemme sui rami.
Utilizza del concime liquido poiché è molto più assorbibile e veloce rispetto a quelli granulari o a lento rilascio.
Concima il terriccio almeno due volte al mese, assicurandoti che il substrato sia già umido. La concimazione va fatta tassativamente con l’apparato radicale già bagnato, magari proprio dopo una mezz’oretta averla innaffiata.
Puoi utilizzare concimi fai da te a base di potassio ottenuti da bucce di banana o quelli NPK ben equilibrati.