Riconosci e riutilizza l’Ortica che cresce indisturbata in giardino

Le ortiche sono il nemico numero uno delle coltivazioni, perché di solito crescono selvaggiamente e abbondantemente, alimentate dall’acqua d’irrigazione delle coltivazioni.

Queste piante crescono velocemente, le loro radici succhiano l’acqua, ostacolando lo sviluppo ottimale delle piante.

Provoca bruciore e prurito al solo tocco, ma sai che puoi utilizzarle in giardino per molti scopi?

Ti spiego come poter riutilizzare in giardino l’ortica partendo dal come poterla riconoscere.

Come riconoscerla

L’ortica comune o Urtica dioica è un’erbacea perenne con fusti orizzontali striscianti e radici espanse che sopravvivono durante l’inverno e producono una nuova crescita ogni primavera.

Gli steli eretti possono raggiungere un’altezza di 2 m in terreni fertili.

Le sue foglie appaiono in coppie opposte e sono ovali e bordi seghettati. Ogni foglia è lunga circa 8 cm con peli fini che le ricoprono in ogni parte.

Sono sempre felice di aiutarti ad avere finalmente il "Pollice Verde". Se vuoi ricevere i miei consigli posso inviarteli ogni giorno direttamente su WHATSAPP! Contattami qui e salva il mio numero in rubrica! Ti aspetto!

I fiori penduli vengono prodotti dalla tarda primavera all’inizio dell’autunno. I fiori possono essere riconosciuti perché hanno sfumature viola.

Le proprietà

Non molti sanno che le ortiche offrono una vasta gamma di benefici, se messe al macero.

È un potente repellente: allontana le principali piaghe quali afidi, la mosca bianca, grilli e il ragno rosso.

Contiene acido formico e questo le conferisce proprietà antisettiche e battericide.

Genera piante più forti: contiene un alto livello di minerali e microelementi come ferro, fosforo, magnesio, calcio.

Previene la clorosi e dunque l’ingiallimento e l’avvizzimento delle foglie, stimola le difese delle piante che diventano più forti contro i funghi come l’oidio e muffe.

Stimola la crescita dell’apparato radicale. Migliora la composizione chimica del terreno assorbendo gli eccessi di ferro e azoto.

Favorisce l’attività di microrganismi  stimolando le reazioni biochimiche del suolo accelerando la decomposizione degli elementi nel terreno.

Come raccoglierla

Sarebbe meglio premunirsi di guanti perché il tocco è particolarmente urticante.

Nel raccoglierla a mani nude è molto importante evitare il movimento della mano dall’alto verso il basso. 

Infatti, il segreto sta nel seguire la direzione dei peli urticanti, con un movimento che va dal basso verso l’alto e poi recidere il fusto con un gesto deciso.

Come realizzare un macerato

Per 1kg di ortiche utilizzate approssimativamente 10lt d’acqua.

Meglio utilizzare acqua piovana così che il cloro non riduce le proprietà della pianta messa al macero.

Meglio se il contenitore non sia in metallo per evitare che comincino processi di ossidazione con la pianta. L’ideale sarebbe un contenitore in vetro ma anche un secchio in plastica va bene.

È importante ricoprire il contenitore con un materiale che lasci traspirare ma che impedisca agli insetti di entrare. Puoi usare del tessuto non tessuto.

Ricorda che va mescolato almeno una volta al giorno. Se cominci a vedere una schiumetta sulla superficie il macero sta avendo luogo. Il segnale che il macero sta avvenendo riguarda anche l’odore, forte e fastidioso.

Puoi lasciare il composto al macero per 24 ore quando devi intervenire tempestivamente, tenendo presente però che avrà una funzione di prevenzione blanda.

Per avere un composto efficace il macero deve avere una durata per un arco di tempo he va dai 7 ai 15 giorni.

Quando il mosto è pronto, va filtrato e conservarlo in recipienti, sempre in un luogo buio.

Come utilizzarlo

Il macerato ottenuto va diluito in base agli utilizzi ed alle tempistiche di macero.

Se hai realizzato un macerato in 7 giorni puoi diluire 1 litro di macerato in 10 litri di acqua; per quello realizzato in 15 giorni la proporzione è di 1 litro di macerato per 20 litri di acqua.

Potrai nebulizzare le tue piante con questo composto per un’azione preventiva ed antiparassitaria, antifungina, davvero utile.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.