Sai in che modo intervenire e quali possono essere le cause di macchie sulle foglie del ficus bonsai?
Un ficus bonsai con foglie macchiate comunica chiaramente il suo stato di malessere e sarebbe bene intervenire in modo tempestivo.
Le cause possono essere diverse ma molto spesso hanno a che fare con un’infezione fungina.
Vediamo insime di cosa si tratta e come intervenire.
COSA SCOPRIRAI
Se lo tieni all’esterno attenzione al freddo
Se le foglie macchiate sono unicamente le foglie basali, cioè quelle più basse sui rami, mentre i nuovi germogli sono stati risparmiati puoi escludere qualsivoglia infezione o parassitosi, altrimenti ne avresti notato gli effetti su tutto il fogliame.
Potrebbe trattarsi di macchie causate dal freddo invernale, poiché il ficus bonsai primeggia spesso sui nostri balconi anche in inverno.
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Tieni al riparo e sposta gradualmente il ficus in una zona dalla temepratura che non scenda al di sotto dei 10 gradi.
Macchie da marciume radicale
Un eccesso di acqua, per innaffiature sbagliate può far marcire l’apparato radicale.
Tirando fuori l’apparato radicale dal vaso, dovresti poter notare se le radici sono marce poiché hanno un aspetto annerito, molle e sono maleodoranti.
Potale, cospargi l’apparato radicale di un prodotto fungicida, con acqua ossigenata e acqua oppure con della cannella in polvere, un ottimo disinfettante naturale, e lascialo asciugare prima di invasarlo.
Disinfetta il vaso e utilizza una nuova miscela di terriccio, che sia drenante e soffice.
Innaffia il ficus bonsai al bisogno, sempre senza rispettare una cadenza fissa.
Si tratta di un infezione fungina
La superficie della foglia ingiallisce ed è ricoperta da macchie necrotiche, sui toni del verde scuro, nero o marrone; questi sono i segni inconfondibili di un infezione fungina in atto.
Alcune infezioni fungine sono causate da abitudini scorrette o parassiti infetti, ma anche dalla vicinanza ad altre piante affette da infezioni analoghe.
Ticchiolatura
Tra le più pericolose, questa malattia fungina è causata da spore che possono portare anche alla morte della pianta se non adeguatamente trattate.
La ticchiolatura presenta macchie come piccole bruciature sulla superficie della foglia. Le foglie cominciano a cadere e la pianta resta spoglia. Col passare del tempo, anche i rami cominceranno ad avvizzire fino a seccare.
Come intervenire
Tutto dipende dalla diffusione dell’infezione: puoi cominciare con rimedi casalinghi e fai da te.
Durante le ore serali puoi nebulizzare una miscela a base di equiseto, oppure il bicarbonato, ottimo alleato quando si tratta di infezioni fungine: in 2 litri di acqua aggiungi 1 cucchiaio di bicarbonato di sodio e qualche goccia di sapone liquido.
Nel caso di seria infestazione ricorri a fungicidi a base di zolfo o l’ossicloruro di rame, due componenti che possono essere validi alleati per combattere questo genere di infezione.
Applica almeno una volta a settimana il fungicida fino a che non cominci a scorgere qualche miglioramento. A quel punto riduci la frequenza del trattamento.
Macchie da parassita
Allo stadio più precoce un’infestazione da acari è difficile da riconoscere vista la dimensione microscopica di questi parassiti, simili a piccolissimi ragni.
Comincia osservando il retro delle foglie: è lì che principalmente si nascondono e potresti notare piccoli puntini rossastri o gialli.
Puoi intervenire realizzando tu stesso degli spray particolarmente efficaci da nebulizzare su tutto il corpo della pianta, a base di aglio oppure di peperoncino.
Tutto ciò che dovrai fare è sminuzzare due peperoncini in 200 ml di acqua; lascia il composto al macero per almeno 24 ore. Maggiore sarà il tempo che il peperoncino sarà a macerare, maggiore sarà l’efficacia di questo composto contro i parassiti.
Nebulizza tutta la chioma finché l’infestazione non sarà debellata.