Cosa fare con la Monstera Adsansonii quando le foglie macchiate e secche cadono dal fusto

Una delle situazioni più frustranti per chi coltiva una Monstera adansonii è vedere comparire macchie marroni e secche al centro delle foglie, che con il tempo si allargano e portano la pianta a perdere il fogliame.

Non si tratta quasi mai di un semplice problema estetico, ma di un segnale preciso di stress fisiologico. In genere, questo sintomo indica una bruciatura interna del tessuto fogliare, causata da irrigazioni scorrette o da ristagni idrici che bloccano il flusso di linfa verso la lamina.

In parole semplici, quando la pianta riceve troppa acqua, le radici si trovano immerse in un ambiente privo di ossigeno. L’assorbimento si interrompe e la parte centrale delle foglie — la più lontana dai vasi linfatici principali — smette di ricevere nutrienti e acqua. Il risultato è una zona necrotica marrone, che sembra “bruciata” ma in realtà è il sintomo di soffocamento radicale.

Come riconoscere il problema

Il modo per capire se si tratta di danni da eccesso d’acqua è osservare la disposizione e la consistenza delle macchie. Quando le foglie presentano chiazze secche centrali ma bordi ancora verdi, significa che la parte interna ha smesso di ricevere sostanze vitali prima del resto del tessuto. Al tatto, queste aree appaiono rigide, cartacee o addirittura traslucide. Se nel frattempo noti anche radici che diventano scure e molli, la diagnosi è confermata: la pianta sta soffrendo di marciume radicale.

Un altro segnale è la caduta delle foglie partendo dal basso, perché la Monstera tenta di alleggerirsi e ridurre la superficie da mantenere. In questa fase, la reazione rapida è fondamentale: se il problema viene trascurato, la pianta perde forza e rischia di non emettere più nuove foglie.

Come intervenire

Il primo passo è sospendere immediatamente ogni annaffiatura. La Monstera ha bisogno di respirare: lascia che il terreno si asciughi completamente, poi estrai con delicatezza la pianta dal vaso.

Ispeziona le radici: quelle sane sono sode e chiare, mentre quelle marce appaiono marroni e gelatinose. Usa una forbice disinfettata per tagliare tutte le parti danneggiate e spolvera la base con cannella in polvere, che ha un effetto cicatrizzante e antifungino naturale.

Una volta pulita, rinvasa la pianta in un terriccio drenante, composto da torba leggera, fibra di cocco e perlite. Evita substrati compatti e terricci universali non aerati, perché trattengono troppa umidità.

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Quando riprendi a bagnare, usa poca acqua ma in profondità, versandola lentamente ai bordi del vaso e non sopra il colletto. Meglio ancora se utilizzi acqua decantata per 24 ore, che riduce lo stress salino sulle radici già provate.

Il segreto per evitare che la Monstera adansonii sviluppi nuove macchie secche al centro delle foglie è il ritmo dell’irrigazione. Non deve essere regolare in senso rigido, ma adattato all’ambiente. Se il clima è umido e la luce è poca, la pianta consumerà meno acqua; se invece l’ambiente è caldo e ventilato, il substrato si asciugherà più rapidamente.

Il trucco migliore è affondare un dito nel terreno: solo quando è asciutto nei primi 3-4 cm, puoi procedere con una nuova annaffiatura.

Con questo approccio, la tua Monstera tornerà a produrre foglie perfettamente integre, senza macchie e cadute premature. È una pianta che perdona, ma solo se impariamo a darle tempo e respiro.


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Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".