Il Sedum Rubrotictum detto jelly bean diventerà super rosso con questo metodo

Il Sedum rubrotinctum, conosciuto anche come “pianta jelly bean”, è una succulenta molto amata per il suo aspetto compatto, le foglie carnose a forma di fagiolo e i suoi colori brillanti.

In condizioni ideali, le punte delle foglie possono assumere sfumature rosse vivaci, che rendono questa pianta ancora più decorativa. Tuttavia, non tutte le piante sviluppano questa colorazione spontaneamente.

Per ottenere foglie davvero rosse, è fondamentale conoscere i fattori ambientali e le tecniche colturali che stimolano la produzione dei pigmenti responsabili del colore.

La colorazione rossa è una risposta naturale della pianta a specifiche condizioni di luce, temperatura e irrigazione. Ecco cosa favorisce maggiormente questo processo e cosa invece può ostacolarlo.

Luce diretta

La luce solare è l’elemento principale che stimola la comparsa del colore rosso sulle foglie. Il Sedum rubrotinctum, come molte altre succulente, ha bisogno di almeno 4-6 ore di luce diretta al giorno per sviluppare pigmenti rossi. Quando viene coltivato in piena luce, soprattutto al mattino, le estremità delle foglie si tingono gradualmente di rosso. In assenza di sole come in autunno, la pianta tende a restare verde e a perdere compattezza.

L’esposizione ideale è all’esterno, su balconi o davanzali ben esposti, evitando le ore centrali in piena estate nelle zone più calde. La luce intensa, infatti, è un segnale per la pianta di attivare i propri meccanismi di difesa, tra cui la produzione di antociani, i pigmenti che danno la colorazione rossa.

Il ruolo dello stress idrico controllato

Una delle strategie più efficaci per intensificare la colorazione è applicare un lieve stress idrico, riducendo la frequenza delle annaffiature. Il Sedum rubrotinctum immagazzina acqua nelle foglie, quindi è in grado di sopportare brevi periodi di siccità. Quando il terreno viene lasciato asciugare completamente tra un’annaffiatura e l’altra, la pianta reagisce rafforzando i propri tessuti e producendo pigmenti protettivi.

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Innaffiando solo quando il terriccio è completamente asciutto, soprattutto in primavera e autunno, si favorisce lo sviluppo di foglie più compatte e colorate. L’eccesso d’acqua, al contrario, porta a foglie gonfie, verdi e poco stabili, che si staccano facilmente.

Freddo e sbalzi termici

Anche la temperatura ha un ruolo importante nella colorazione delle foglie. Il Sedum rubrotinctum risponde positivamente a sbalzi termici moderati, in particolare tra giorno e notte. In primavera e in autunno, quando le giornate sono soleggiate ma le notti fresche, la pianta tende a intensificare le sue tonalità rosse.

Temperature intorno ai 5-10°C durante la notte, senza mai scendere sotto i 4°C, favoriscono questo processo senza mettere a rischio la salute della pianta. L’esposizione a un leggero freddo stimola la produzione di pigmenti senza causare danni, a patto che non si verifichino gelate.

Dove coltivarlo

Per valorizzare al massimo le caratteristiche del Sedum rubrotinctum, è consigliabile coltivarlo in vaso all’esterno, preferibilmente in contenitori di terracotta che favoriscono il drenaggio e mantengono le radici ben areate. Un’esposizione a sud o sud-est è ideale per garantire la giusta quantità di sole e per beneficiare delle escursioni termiche giornaliere.

Il substrato deve essere ben drenante, composto da terriccio per cactus mescolato con sabbia grossolana o pomice. Un terreno che trattiene troppa umidità ostacola la colorazione rossa e rende la pianta più vulnerabile al marciume radicale.

Cosa evitare per non far perdere il colore

Alcuni errori comuni possono compromettere la colorazione della pianta. Il primo è l’irrigazione eccessiva, che non solo rende le foglie verdi e molli, ma può portare a marciumi e perdita di compattezza. Anche la scarsa esposizione alla luce è una delle principali cause della mancanza di pigmentazione: senza luce solare diretta, la pianta non ha alcun motivo per attivare i meccanismi che portano al colore rosso.

Infine, l’uso eccessivo di fertilizzanti azotati favorisce una crescita troppo rapida e foglie grandi ma poco colorate. Meglio optare per concimi specifici per piante grasse, poveri di azoto e ricchi di potassio, da somministrare solo in primavera e con moderazione.


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Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".