Le vediamo, persino a gennaio, dal fioraio o in supermercato nel pieno della loro fioritura: si tratta dell’orchidea.
In realtà, la varietà più comune di questa pianta, ossia la phalaenopsis, fiorisce solo a partire da marzo, con l’arrivo della primavera.
Le orchidee phalaenopsis fiorite a gennaio sono frutto di una forzatura, probabilmente coltivate in serra.
Cosa fare, quindi, con un’orchidea fiorita che abbiamo comprato o ricevuto in dono proprio nel mese di gennaio? Vediamolo insieme.
Rispettate il ciclo vegetale
Il modo migliore per curare la vostra nuova orchidea è quello di rispettare il suo ciclo vegetale: secondo questo ciclo, l’orchidea è in attività vegetativa in primavera-estate e in riposo in autunno-inverno. Quindi, dovete prendervene cura secondo le normali regole che valgono per l’inverno.
In questo modo, molto probabilmente l’orchidea sfiorirà presto, ma tornerà a fiorire in modo naturale con l’arrivo della primavera.
N.B: se, oltre ai fiori, la vostra orchidea, in inverno, perde anche le foglie, potrebbe esserci un errore nel modo in cui ve ne prendete cura.
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Tenetela in casa
A gennaio, le temperature esterne sono ancora molto basse.
Tenete l’orchidea in casa a una temperatura, però, non eccessivamente alta.
L’ideale è metterla in una stanza non troppo riscaldata artificialmente, ma dove non fa troppo freddo, come ad esempio il bagno. Considerate che la sua temperatura ideale in questo periodo si aggira intorno ai 16-18 °C.
Innaffiatela poco
Com’è ben risaputo, nei mesi autunnali ed invernali, l’orchidea phalaenopsis non ha bisogno di molta acqua.
In questo periodo, è sufficiente dare alla pianta il quantitativo d’acqua sufficiente a mantenere il terriccio umido. Di solito, basta bagnarla una volta al mese.
Eliminate i fiori secchi
I fiori che la vostra orchidea già aveva al momento dell’acquisto, probabilmente appassiranno presto.
Se non cadono naturalmente, staccateli quando vi appaiono ormai secchi o morti.
Se lasciati sulla pianta, infatti, possono dar luogo a infezioni o facilitare il diffondersi di malattie.
Attenzione allo stelo floreale
Una volta venuti via i fiori secchi, resterà uno stelo floreale spoglio. Niente paura: questo tornerà a ricoprirsi di fiori con l’arrivo della primavera.
Importante è, in questo caso, non tagliarlo come, invece, si fa di solito dopo la fioritura estiva.
E se la volessimo ancora fiorita?
Come abbiamo detto, l’orchidea phalaenopsis fiorita a gennaio è frutto di una forzatura del suo ciclo vegetativo.
Se vogliamo mantenerla fiorita, dobbiamo “farle credere” che si è ancora nella stagione calda.
Per farlo, dovrete trattare l’orchidea come se fossimo in primavera-estate. Di conseguenza, avrete bisogno di comportarvi in modo diverso.
Attenzione: tenerla ancora fiorita nei mesi invernali significa impedire all’orchidea di “riposare”, alterando il suo ciclo annuale. Di conseguenza, la pianta potrebbe destabilizzarsi e non fiorire normalmente in primavera/estate o entrare in uno stato di sofferenza.
Tenetela al caldo
Mettete l’orchidea al chiuso e in un luogo caldo, a una temperatura non inferiore ai 20-22 °C.
Ricordate di non esporla a sbalzi di temperatura notturni né di metterla alla luce solare diretta.
Concimatela
Curare questa pianta come se fossimo in primavera-estate significa anche concimarla.
Scegliete un fertilizzante a base di fosforo, magnesio e potassio e concimate secondo le indicazioni di produzione. Di norma, il fertilizzante va somministrato una volta ogni circa 3 settimane.
Innaffiatela con regolarità
Quando è in fiore, l’orchidea ha bisogno di un maggior quantitativo d’acqua per mantenere la fioritura.
Senza comunque esagerare, innaffiate con più regolarità, mantenendo sempre il terriccio abbastanza umido.
L’ideale è innaffiarla con il metodo della bacinella, ossia per immersione. Non dovrete fare altro che immergere la vostra orchidea in una bacinella o un lavandino pieni d’acqua e lasciarla in ammollo per 20-30 minuti.
In questo modo, la pianta assorbirà soltanto il quantitativo d’acqua di cui ha realmente bisogno.