Dare troppa acqua adesso alla nanouk è l’errore che fanno in troppi

Arriva novembre, le giornate si accorciano, le finestre restano più spesso chiuse e la luce si fa più debole. È in questo momento che la Tradescantia Nanouk, con il suo fogliame rosa, verde e lilla brillante, inizia a cambiare comportamento.

Molti notano che perde turgore, che le foglie diventano molli o che le radici marciscono senza capire perché. La causa è quasi sempre la stessa: troppa acqua.

È l’errore più comune, e anche il più subdolo, perché si commette con le migliori intenzioni.

Cosa succede in autunno

In autunno e inverno, il suo ritmo cambia completamente. Con meno ore di luce, la pianta rallenta la fotosintesi e consuma pochissima acqua.

Se continui a bagnarla come in agosto, il terreno resta umido per giorni, le radici non respirano e iniziano a marcire in silenzio. Da fuori sembra ancora bella, ma le foglie alla base iniziano a cedere, i colori si spengono e, in pochi giorni, l’intera pianta collassa.

Come capire quando e quanto bagnare

Il modo giusto per bagnare la Nanouk in novembre è l’esatto contrario di quanto si fa d’estate: meno acqua, ma più attenzione. Non serve seguire un calendario fisso, perché ogni casa ha un suo microclima. Quello che conta è osservare. Il primo segnale arriva dal terriccio: prima di prendere l’annaffiatoio, infila un dito per due o tre centimetri nel vaso. Se senti ancora fresco o umido, non bagnare.

La Nanouk preferisce un terreno che si asciughi quasi del tutto tra un’irrigazione e l’altra, perché solo così le radici restano ossigenate e attive.

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Un altro piccolo trucco è osservare le foglie: se appaiono meno tese ma ancora colorate, la pianta ti sta dicendo che ha bisogno di un po’ d’acqua, ma non di un bagno completo. In questo caso, puoi bagnare solo lungo i bordi del vaso o vaporizzare leggermente la superficie. Al contrario, se le foglie diventano molli, traslucide o giallastre, vuol dire che hai già esagerato: è il segnale che le radici stanno soffocando.

In quel caso, conviene estrarre delicatamente la pianta dal vaso, controllare le radici e tagliare con forbici pulite quelle scure o mollicce. Poi lascia asciugare il terriccio per qualche ora prima di rinvasarla in un substrato leggero, meglio se con un po’ di sabbia o perlite.

Le false convinzioni sull’umidità

Un errore frequente è pensare che una pianta dal fogliame carnoso, come la Nanouk, abbia bisogno di umidità costante. In realtà è vero il contrario: le sue foglie sono piccole riserve d’acqua, pronte a sopportare anche dieci o dodici giorni di secco. Il terreno bagnato continuamente la mette in crisi, perché le radici di Tradescantia non sono strutturate per vivere immerse. Sono sottili, delicate e amano respirare.

Il momento per bagnare

Il momento migliore per innaffiare, in questa stagione, è la mattina. Così la pianta ha tutta la giornata per asciugarsi gradualmente e non restare bagnata al freddo della notte. L’acqua deve essere a temperatura ambiente, mai fredda di rubinetto, perché uno shock termico improvviso può danneggiare le radici più giovani.


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Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".