Croton, come curare la magnolia in miniatura

Foglie verdi, viola e rosse: il croton è un’inconfondibile pianta ornamentale originaria della Malaysia, ma ormai diffusa in tutto il mondo.

Il suo nome botanico è Codiaeum variegatum ed è anche conosciuta come magnolia in miniatura per la somiglianza delle sue foglie a quelle di questa pianta.

Si tratta di una pianta arbustiva che, di solito, ha dimensioni medie e, in Italia, viene per lo più tenuta in vaso.

Coltivarla non è semplice: si tratta di una pianta equatoriale che ha esigenze molto specifiche. Ma, seguendo i giusti consigli, la si può avere verde e rigogliosa nel nostro giardino.

Caratteristiche

Le caratteristiche di questa pianta sono importanti per comprendere, sin da subito, come comportarci nel prendercene cura.

Varietà

Il Codiaeum variegatum appartiene alla famiglia delle Euphorbiaceae. Si tratta di una specie appartenente al genere Codiaeum e coltivata come pianta ornamentale.

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Tra le varietà, abbiamo il Codiaeum variegatum Gold Sun, con foglie ovali color verde chiaro, il Codiaeum variegatum pictum, alto fino a un metro e mezzo e con foglie color verde scuro.

Infine, abbiamo il Codiaeum variegatum Sunny Star, con foglie tendenti al giallo e molto resistente al freddo.

Esposizione

Ricreare l’habitat naturale del croton è quasi impossibile.

Questa pianta cresce bene in un ambiente dove la temperatura resta costante, per lo più intorno ai 18 °C.

In estate, potete tenerla all’aperto in un luogo non troppo caldo, luminoso ma non alla luce diretta del sole.

In inverno, potete portarla in casa, ma dovrete tenerla lontana da fonti di calore diretto come stufe o camini.

N.B: proprio a causa delle sue esigenze di esposizione, il croton è considerato una pianta molto fragile e il suo ciclo vitale è solitamente molto breve.

Fioritura

A partire dal mese di marzo, il croton produce delle infiorescenze bianche che si sviluppano tra le foglie.

I fiori sono molto piccoli e hanno vita breve. La fioritura, però, è molto difficile che avvenga per le piante che teniamo a casa.

Solitamente le piante fiorite sono solo quelle coltivate in serra.

Coltivazione e cura

Scopriamo adesso come coltivare il croton così da averlo sempre sano e prolungare la sua vita a casa nostra.

Terreno

Il croton ama i terreni ben drenanti, caratterizzati da un pH leggermente acido.

L’ideale è utilizzare del terriccio universale, misto a humus e sabbia. Il terriccio può essere anche di bosco o di foglie con sfagno, non particolarmente fertile.

Bisogna rinvasare la pianta ogni anno, preferibilmente nel periodo primaverile.

Innaffiature

Acqua? Sì, grazie. Il croton va innaffiato regolarmente, in quanto il terreno deve essere tenuto sempre umido.

Utilizzate acqua a temperatura ambiente, evitando di bagnare le foglie. Inoltre, fate massima attenzione perché non si formino ristagni idrici.

Nei mesi più caldi, nebulizzate un po’ d’acqua sulle foglie ogni settimana per mantenere alto il tasso di umidità.

Concimi

Va concimata spesso durante il periodo di crescita, ossia primavera-estate. Utilizzate un concime liquido, da diluire nell’acqua di innaffiatura, e utilizzatelo ogni 15 giorni.

In inverno e autunno, invece, limitatevi a concimare ogni 2 mesi.

Scegliete sempre un concime o fertilizzante con un buon contenuto di azoto, potassio e magnesio.

Potatura

La potatura del croton va fatta una volta l’anno, all’inizio della primavera.

Dovrete semplicemente eliminare le foglie apicali, ossia quelle più vecchie e che appaiono appassite.

In questo modo, la pianta produrrà nuovi germogli naturali.

Moltiplicazione

Il modo più semplice per moltiplicare il croton è per talea.

Prelevate una talea lunga circa 10 cm, con 4-5 foglie da una pianta di croton matura, ossia che abbia almeno 3 anni.

Bagnate la base delle talee con del composto radicante e poi mettetele in un vasetto pieno di torba e sabbia.

Mettete in un posto a mezz’ombra e con una temperatura di circa 20 °C: dopo circa un mese, le talee dovrebbero aver prodotto nuove radici.

A questo punto, mettete le nuove piantine nel loro vaso definitivo.

Malattie e parassiti

Il croton non è particolarmente soggetto a malattie, ma è molto fragile e bisogna averne massima cura.

Di solito, vanno guardate le foglie per capire se la pianta è in salute o meno. La caduta delle foglie basali indica che la pianta è stata esposta a uno sbalzo termico.

Se, invece, le foglie appaiono bruciate o prematuramente secche, significa che la pianta è stata esposta alla luce diretta.

Tra i parassiti, invece, abbastanza comune è la cocciniglia.

In caso di infestazione, passate sulle foglie della pianta un batuffolo di cotone imbevuto di alcol per eliminare il parassita e le sue uova.

Curiosità

Il lattice contenuto nel croton può essere pericoloso per l’uomo. Se viene a contatto con la pelle, può causare sfoghi cutanei.

Se ingerito, può essere molto tossico e portare sintomi come nausea e vomito.

Come annaffiare il croton?

Il croton va innaffiato utilizzando dell’acqua a temperatura ambiente e bagnando direttamente il terreno, senza bagnare le foglie.

Quando rinvasare il croton?

Il croton va rinvasato ogni anno, preferibilmente nel mese di marzo.
Scegliete un vaso leggermente più grande al precedente in base alle dimensioni della pianta.

Come si coltiva il croton?

Questa pianta si coltiva mettendola in un posto luminoso, ma non alla luce diretta del sole, al riparo dal vento e con un tasso di umidità abbastanza alto. Va innaffiata frequentemente e la temperatura ambientale deve rimanere costante.

Quando le punte delle foglie si seccano?

Le punte delle foglie del croton si seccano in due casi: quando la pianta è stata esposta alla luce solare diretta o quando il tasso di umidità ambientale è troppo basso.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".