Quando il Limone è in fiore questi sono i parassiti in agguato

Le zagare dall’aroma inconfondibile sul nostro limone rappresentano un momento in cui la pianta è solo impegnata per la riproduzione e per la successiva produzione del frutto.

Il fiore però può essere di grande attrattiva per alcuni parassiti che si ridestano con il sopraggiungere della primavera.

Vediamo insieme da quali parassiti proteggere il limone in fiore e come farlo.

Proteggilo dalla vespa biliare

Con il sopraggiungere della primavera e della fioritura del limone arrivano anche quegli insetti che vengono facilmente attirati dalle zagare.

È il caso della Bruchophagus fellis, una vespa che depone le uova nella morbida nuova crescita degli alberi di agrumi in primavera.

Man mano che la nuova crescita si indurisce, si forma una galla legnosa attorno alle larve di vespa in crescita.

Quando un limone è infestato da galle, è debole. I rami diventano sottili, fragili e producono germogli che crescono in direzioni strane, fino al loro deperimento.

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Il ciclo riproduttivo del parassita può essere interrotto intrappolando il parassita adulto. Le trappole per vespe possono essere acquistate e appese agli alberi per fornire un metodo di controllo contro questo parassita.

Una trappola consiste in un lungo cilindro di plastica ricoperto di colla per orticoltura; la trappola contiene anche un’esca, una sostanza chimica al suo interno, che attira il parassita con l’odore.

Queste trappole durano circa 3-4 mesi, dopodiché la sostanza chimica dell’esca si esaurisce e la superficie appiccicosa si ricopre completamente di insetti.

Puoi anche cospargere il limone con caolino calcinato, per proteggerlo dalla vespa biliare.

Questa sostanza naturale funge anche da barriera e rende difficile il calpestio degli insetti e presenta una superficie innaturale con cui interagire, causando irritazione, confusione e un ostacolo all’alimentazione e alla deposizione delle uova.

Gli spray per l’orticoltura come l’olio bianco hanno il potere di dissuadere le vespe dal deporre le uova.

Difendi le zagare dalla tignola

Hai mai sentito parlare della tignola degli agrumi?  Gli adulti hanno le sembianze di farfalline, lunghi 7-9 mm, con ali anteriori grigio scuro striate di rosso o nero con bordi delle ali frangiate.

La sua azione principale è quella di danneggiare i fiori del limone, sia quelli già aperti che quelli ancora chiusi.

Il danno apportato fa in modo che i fiori non sia in grado poi di generare un frutto che sia sano e che resti adeguatamente attaccato non arrivando manco a maturazione.

Quindi, se hai frutti che cadono prima ancora di maturare, la tignola potrebbe aver fatto dei danni nella fase precedente.

Per questo genere di infestazione esistono dei rimedi chimici specifici da utilizzare qualora l’infestazione fosse di grossa portata, danneggiando l’intero raccolto.

È possibile pertanto intervenire con insetticidi, se proprio necessario, di provenienza naturale come il piretro. L’intervento va fatto premunendosi contro i periodi più dannosi che sono in coincidenza della fioritura, nel periodo primaverile e successivamente a fine estate, tra agosto e settembre.

È importante che fiori non si siano ancora schiusi per un trattamento di natura chimica.

A questo è bene associare l’utilizzo di trappole sessuali: queste forniscono indicazioni sia sulla presenza del parassita e sull’entità dell’attacco, sia essere utilizzate per una parziale cattura massiva tesa ad abbassare il potenziale di infestazione.

Controlla che non vi siano afidi

Capita di frequente ritrovare parassiti proprio sui boccioli del limone che stanno per fiorire e questi parassiti sono capaci di comprometterne la fioritura.

Si tratta di afidi, parassiti succhiatori che si nutrono della linfa vitale delle piante e si moltiplicano diventando particolarmente infestanti e pericolosi.

I boccioli dei fiori sono la parte più tenera della pianta; per questo motivo gli afidi riescono a pungere la superficie vegetale molto più facilmente e senza alcuna fatica.

Inoltre, nel periodo di fioritura risulta essere la parte maggiormente ricca di nutrienti poiché è da lì che passano tutte le sostane nutritive che la pianta raduna per consentire la produzione dei fiori e quindi il loro sbocciare.

Il sapone biologico è un alleato ideale da utilizzare contro gli afidi, e un’arma naturale se non vuoi ricorrere  a pesticidi chimici.

Sciogli circa 10 g di sapone di Marsiglia a scaglie in un litro d’acqua. Puoi scioglierlo a bagnomaria sul fuoco per fare prima. Con uno spruzzino nebulizza le zagare e ripeti il trattamento finché non otterrai risultati.


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Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.