Le margherite africane membri della famiglia delle Asteraceae offrono una colorazione vivida che non è affatto come la classica margherita. Esse sono disponibili in una varietà di splendide tonalità, tra cui bianco, crema, rosa, giallo, viola e blu.
Questo fiore stupendo, resiliente e generoso, ha una crescita piuttosto rapida ed è opportuno saper potere il cespuglio prima che fiorisca in primavera per poterlo avere pieno di fiori.
Vediamo insieme come potare la margherita africana e favorirne la fioritura abbondante.
COSA SCOPRIRAI
Quando potare
Il momento ideale per potare la margherita africana è durante la fine dell’inverno o l’inizio della primavera, prima che inizi la nuova crescita.
La potatura, in questo momento, consente alla pianta di riprendersi e stabilire una nuova crescita durante la prossima stagione di crescita.
Gli strumenti
Per potare efficacemente il la margherita africana, avrai bisogno di alcuni strumenti essenziali:
- Cesoie da potatura: Perfette per tagli precisi su steli e fiori, con lame pulite e ben disinfettate;
- Guanti: Proteggi le mani da linfa che potrebbe risultare leggermente urticante se a contatto con la pelle.
Come effettuare il taglio
Le piante sono esseri viventi e dobbiamo pensare che il taglio che andremo ad effettuare sia simile ad un’operazione chirurgica.
Un aspetto fondamentale della potatura è il taglio. I rami più grossi e più spessi vanno potati tagliando in modo da non provocare lacerazioni nella corteccia che resta, che deve necessariamente proteggere lo strato interiore della pianta.
Il taglio deve essere netto, senza lasciare sfilacciature che possono col tempo marcire o attirare parassiti.
I rami piccoli vanno potati cimandoli proprio sopra ad un nodo ed in modo inclinato, così che non vi si possa depositare sul taglio acqua o condensa.
Dirada la chioma
Il diradamento migliora la circolazione dell’aria e la penetrazione della luce all’interno della pianta.
In questo caso favorirai lo sviluppo della chioma in ogni sua parte e contribuirai ad arieggiare il cespuglio che invece tende ad essere fitto ed eviterai che i parassiti si possano rintanare.
Questa tecnica include la rimozione selettiva degli steli legnosi più vecchi e liberando aree affollate per prevenire le malattie.
Quali rami tagliare
La potatura secca prevede innanzitutto un’operazione di pulizia, cioè, eliminare tutte le parti secche della pianta, che ormai non sono in grado di offrire nuova produzione, per evitare che possano ospitare parassiti.
Non bisogna mai tagliare rami a caso, ed effettuare il taglio in un punto a caso del ramo.
Taglia i rami che si trovano alle biforcazioni, cioè quei rami che si dividono in due più piccoli.
Taglia i rami che vanno verso la parte centrale del cespuglio per consentire alla stessa di restare arieggiata anche quando avrà nuova produzione. Per lo stesso motivo, taglia i rami che si incrociano.