Chi coltiva una dipladenia sa bene quanto sia affascinante questa pianta rampicante, con i suoi fiori a trombetta che colorano terrazzi e giardini per tutta l’estate. Ma pochi sanno che, se impollinata correttamente, la dipladenia può produrre dei semi, e da lì iniziare una nuova generazione di piantine.
I semi non si trovano nei fiori, come si potrebbe pensare, ma dentro delle capsule allungate che compaiono dopo la fioritura. Queste capsule hanno l’aspetto di piccoli baccelli verdi che, con il passare delle settimane, maturano e tendono a seccarsi.
È proprio quando cominciano a ingiallire e a screpolarsi che rivelano all’interno i semi, piccoli, scuri e dotati spesso di una sorta di piumino che li aiuterebbe a disperdersi in natura.
Riconoscerli è quindi abbastanza semplice: se la pianta non ha capsule, significa che non ha prodotto semi; se invece le capsule ci sono e iniziano a seccare, è il momento giusto per raccoglierli.
La raccolta dei semi
Raccogliere i semi della dipladenia richiede delicatezza. Bisogna aspettare che i baccelli siano maturi ma non completamente aperti, altrimenti i semi rischiano di disperdersi al vento. Con delle forbicine pulite, si recide la capsula e la si apre con attenzione sopra un foglio bianco, in modo da non perdere nulla. A questo punto è importante farli asciugare per qualche giorno in un luogo ventilato e all’ombra: i semi umidi rischiano infatti di ammuffire se seminati subito.
Il tutorial per la semina
Una volta raccolti e asciugati, i semi sono pronti per essere piantati. Il primo passo è preparare un contenitore basso con un terriccio leggero e ben drenante, meglio se arricchito con sabbia o perlite per favorire la circolazione dell’aria intorno alle radici. I semi vanno distribuiti sulla superficie e coperti solo da un velo sottilissimo di terriccio, perché hanno bisogno di luce per germogliare.
Dopo aver inumidito bene il substrato con uno spruzzino, si copre il contenitore con una pellicola trasparente o un coperchio di plastica, per mantenere l’umidità costante.
Il secondo passo è la posizione: i semi di dipladenia germinano meglio a una temperatura tra i 20 e i 25 gradi, quindi vanno messi in un ambiente caldo e luminoso, ma non esposti al sole diretto. È necessario arieggiare il semenzaio ogni giorno per evitare che si formino muffe, nebulizzando leggermente se il terriccio tende a seccarsi.
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Infine arriva il terzo passo, la pazienza. Dopo due o tre settimane, se tutto è andato bene, iniziano a spuntare i primi germogli. Quando le piantine avranno sviluppato qualche fogliolina vera, possono essere trapiantate delicatamente in vasetti singoli, avendo cura di non danneggiare le radici sottili.
Da qui in avanti, cresceranno lentamente, ma con la giusta luce e un po’ di concime leggero, si trasformeranno in nuove dipladenie pronte a regalare fioriture spettacolari negli anni successivi.