Il giardino autunnale è ricco di colori e di vita, ma è anche un momento cruciale per la manutenzione di molte piante, in particolare quelle perenni.
Queste piante, che ritornano a fiorire anno dopo anno, hanno bisogno di essere periodicamente divise per continuare a crescere in modo sano ed equilibrato.
Con il passare del tempo, infatti, le perenni possono diventare troppo fitte, impoverirsi al centro o ridurre la quantità di fiori.
Dividere le piante perenni in autunno è un’operazione utile per ringiovanirle, per moltiplicarle e per mantenerle vigorose. Vediamo in che modo farlo senza commettere errori.
COSA SCOPRIRAI
Perché scegliere l’autunno per la divisione
L’autunno rappresenta il momento ideale per dividere molte specie perenni, soprattutto nei climi temperati. In questo periodo il caldo estivo è ormai passato, il terreno è ancora caldo ma più umido e le piante hanno terminato la fioritura.
Queste condizioni permettono alle nuove porzioni di radicare rapidamente prima dell’arrivo dell’inverno. La divisione autunnale consente alle piante di affrontare la stagione fredda in riposo, per poi riprendere a crescere con forza all’inizio della primavera.
Perenni comuni da dividere in autunno
Tra le piante perenni che più frequentemente beneficiano della divisione autunnale ci sono molte delle protagoniste delle bordure fiorite.
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L’aster, che spesso tende a espandersi formando cespi molto densi, risponde molto bene alla divisione autunnale, così come la rudbeckia, che può impoverirsi al centro se non viene regolarmente ringiovanita.
Anche la echinacea, con i suoi alti steli e le fioriture vistose, dopo qualche anno di crescita può diventare meno produttiva e necessita di essere divisa per mantenere l’energia vitale.
Altre perenni da trattare in autunno includono la bergenia, il geranio perenne, la hosta, e la heuchera. Queste piante non solo sopportano bene la divisione in questa stagione, ma ne traggono anche un evidente beneficio nel ciclo successivo.
Segnali che indicano la necessità di dividere
Non sempre si è certi di quando una pianta ha bisogno di essere divisa, ma alcuni segnali sono piuttosto chiari. Quando la fioritura diventa meno abbondante, quando il centro della pianta appare vuoto o spoglio, oppure quando i cespi iniziano a invadere lo spazio di altre piante vicine, è il momento di intervenire.
Anche un rallentamento della crescita generale, radici esposte in superficie o difficoltà nell’assorbimento dell’acqua possono indicare che la pianta ha bisogno di essere alleggerita.
Come procedere alla divisione in modo corretto
Il primo passo consiste nell’estrarre delicatamente la pianta dal terreno, lavorando con una vanga attorno al cespo e cercando di mantenere intatta la maggior parte delle radici.
Una volta sollevata, si può scrollare o lavare via la terra per osservare meglio la struttura radicale.
Le parti da dividere devono essere separate con le mani o con un attrezzo affilato, facendo in modo che ogni nuova porzione contenga radici sane e almeno un punto vegetativo.
Subito dopo la divisione, le nuove piante vanno riposizionate nel terreno, possibilmente arricchito con compost o terriccio fresco. È importante irrigare abbondantemente dopo il trapianto per favorire l’attecchimento.
Cure successive alla divisione
Dopo aver diviso e trapiantato le nuove porzioni, è fondamentale mantenere il terreno umido nelle settimane successive, ma senza ristagni.
Una leggera pacciamatura può aiutare a proteggere le giovani radici dalle prime gelate e a mantenere una temperatura costante del suolo.
Durante l’inverno le piante entreranno in riposo, ma il lavoro svolto in autunno sarà visibile già all’inizio della primavera, quando le nuove crescite appariranno vigorose e uniformi. Evita fertilizzazioni immediate, per non stimolare una crescita eccessiva prima della stagione fredda.