5+1 piante per abbellire la tua scrivania

La scrivania del vostro ufficio è vuota e triste?

L’ideale è un tocco di verde per ravvivarle e rallegrare la vostra giornata di lavoro!

Ma quali sono quelle piantine che possono sopravvivere in luoghi in cui spesso c’è molta luce artificiale e da cui a volte, per ferie o smartworking, siamo lontani per lunghi periodi?

In realtà non sono poche le piantine che possono essere rigogliose in un ambiente del genere.

Ma scopriamo insieme quali sono quelle più adatte e belle.

Attenzione: in caso di dubbi o perplessità, rivolgetevi al vostro fioraio o giardiniere di fiducia.

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Sansevieria cylindrica

Se amate la classica sansevieria, meglio conosciuta come lingua di suocera o pianta serpente, amerete sicuramente anche questa varietà.

Si tratta di una sansevieria generalmente più piccola e con foglie dalla forma cilindrica che sta benissimo su tavolini o, appunto, scrivanie.

Si tratta di una pianta poco esigente e molto resistente. Va innaffiata molto poco, non ha bisogno per forza di luce solare diretta per sopravvivere e resiste a lunghi periodi di incuria.

Perciò, se anche andate in ferie e lasciate la vostra piantina in ufficio, non temete! Al vostro ritorno la troverete nello stesso stato in cui l’avete lasciata.

Albero di giada

Una caratteristica piantina grassa che, secondo la tradizione cinese, porta successo e ricchezza!

Il motivo? Le sue foglie, spesse e rotonde, che ricordano delle monete.

L’alberello di giada può anche di dimensioni piccole, quindi adatto alle scrivanie da ufficio. Se, però, volete spostarlo altrove, potete metterlo in vasi più grandi e farlo crescere.

Come tutte le piante grasse non ha bisogno di molta acqua, che va somministrata solo quando il terriccio appare secco.

Provate a metterla in un punto della vostra scrivania dove ci sia un po’ di luce naturale e limitatevi a staccare le foglie quando queste avvizziscono.

Bambù della fortuna

Estremamente bella: una pianta che può rallegrare le vostre giornate di lavoro.

Il bambù della fortuna, già solo per il suo nome, merita di stare sulla vostra scrivania.

A questo aggiungeteci che è una piantina resistente e poco esigente. L’ideale è tenerla in un luogo dove ci sia un po’ di luce solare per favorirne la crescita e a una temperatura compresa tra i 16 e i 24 °C.

Il bello di questa pianta? Potete tenerla sia in un piccolo vaso con del terriccio sia in un bicchiere pieno d’acqua (preferibilmente piovana).

Se inizia ad ingiallirsi, significa che non cambiate l’acqua da troppo tempo.

Neoregelia

Una pianta poco conosciuta, ma molto bella e adatta a essere esposta su superfici varie.

Proveniente dal Brasile e imparentate con l’ananas, la neoregelia è una pianta la cui cura è estremamente semplice.

Le foglie sono larghe e spesso colorate (poco prima della fioritura, da verdi diventano rosa, rosse o arancioni), mentre i fiori sono molto piccoli e di colore bianco o blu.

La sua temperatura ottimale va dai 10 ai 27 °C e cresce meglio alla luce naturale, ma nulla vieta di tenerla in un ufficio.

Innaffiatela con molta moderazione e utilizzando acqua piovana, non calcarea. Se fa molto caldo, nebulizzate sulle foglie un po’ d’acqua per mantenere uno stato di umidità ottimale.

Peperomia

Una pianta con bellissime foglie dalle sfumature rossastre.

La peperomia è una pianta originaria delle zone pluviali che potete tenere sulla vostra scrivania come un’incantevole pianta decorativa.

Non ama particolarmente il freddo, per cui evitate che nel vostro ufficio, in inverno, le temperature scendano sotto i 10 °C.

Ma, per il resto, è una pianta molto duratura e resistente.

Innaffiatela quando il terreno sembra stia diventando secco e, nei mesi caldi, concimala per averla sempre rigogliosa.

Tronchetto della felicità

Le sue foglie sono simili a quelle delle palme. Parliamo del tronchetto della felicità, il cui vero nome è Dracaena Fragrans.

Metterla su una scrivania è ideale per creare un ambiente allegro e stimolante.

Inoltre, questa pianta non ha particolari esigenze di innaffiatura: in inverno non va innaffiata quasi mai, mentre in estate va innaffiata solo quando il terreno appare secco.

Le foglie tendono a durare circa due anni, poi ingialliscono e cadono, sostituite da nuove.

Se, invece, le foglie assumono un colore marrone sulla punta, significa che l’aria è troppo secca: in questo caso, nebulizzate un po’ d’acqua sulle foglie per aumentare il tasso di umidità.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".