Il suo profumo, un po’ pungente ma meraviglioso, è un tratto distintivo inconfondibile: il Rosmarino è una delle piantine aromatiche più amate.
Le sue foglioline, infatti, sono molto utilizzate per la preparazione di piatti e pietanze. Inoltre, il profumo della pianta dona al nostro balcone una nota di odori unica, capace di rilassarci e di allontanare anche le zanzare.
La sua coltivazione è generalmente abbastanza semplice, ma può capitare che la piantina ci dia qualche filo da torcere quando le sue foglioline, di norma color verde scuro, perdono la loro intensità, schiarendosi, assumendo sfumature gialle e perdendo parte del loro caratteristico profumo.
Vediamo quali sono le cause di questo fenomeno e come fare per risolvere.
COSA SCOPRIRAI
Scottature solari
Tipica pianta mediterranea, il rosmarino ama molto il sole e il caldo.
Tuttavia, il sole ardente, soprattutto nelle giornate di piena estate, può bruciacchiare alcune foglie. Questi casi sono facilmente riconoscibili in quanto le foglie risultano più sbiadite, secche e con un colore tendente al giallo-ruggine solo sulla parte della pianta esposta maggiormente al sole.
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Se il rosmarino è seccato a causa dell’eccessivo calore, provate a recuperarlo con questi metodi.
Sete
La piantina di rosmarino, nei mesi primaverili ed estivi, va innaffiata abbastanza frequentemente. Di norma, ogni 2-3 giorni.
Quando, però, le temperature superano i 27-28 °C, dovrete farlo più spesso, anche una volta al giorno.
In caso contrario, la pianta avrà sete: i suoi rami e le sue foglie, per assenza della giusta quantità d’acqua, inizieranno a seccare e una delle principali conseguenze è proprio un cambio di colore delle foglie che diventano gialle.
La soluzione? Vi basterà innaffiare più abbondantemente la pianta, magari utilizzando il metodo dell’immersione, ossia immergendola in una bacinella o un lavandino con 5-6 cm d’acqua e lasciandola così per 15-20 minuti.
Raffiche di vento
Ebbene sì, in pochi sanno che il troppo vento può stressare il rosmarino. La conseguenza principale di questo malessere è un prematuro appassimento delle foglioline che si presentano sbiadite e giallognole.
Non sottovalutate nemmeno il vento estivo: quando durano troppe ore, le raffiche indeboliscono i rami e, qualche volta, possono addirittura spezzarli.
Sarà sufficiente spostare la piantina in un luogo più riparato.
Se state pensando di recuperare qualche rametto da utilizzare in cucina, leggete qui per scoprire come farlo nel modo corretto.
Radici senza più spazio
Se quest’anno avete dimenticato di rinvasare il rosmarino, la causa delle sue foglie sbiadite e senza colore può essere proprio l’assenza di spazio sufficiente alla crescita delle radici che si manifesta con un ingiallimento delle foglie.
Di norma, il rosmarino andrebbe rinvasato una volta l’anno agli inizi della primavera. L’ideale è utilizzare un vaso leggermente più ampio e più profondo di quello precedente: pochi centimetri di spazio in più faranno la differenza e aiuteranno le radici ad espandersi.
Se siete in un mese caldo, anche se non è l’inizio della primavera, rinvasate il rosmarino il prima possibile e vedrete le sue foglie ritornare al loro classico colore.
Volete coltivare più piantine aromatiche? Ecco quelle che potete tenere insieme.
Carenza di sostanze nutritive
Certo, concimare il rosmarino non è sempre necessario, ma è utile a rafforzare la pianta, permettendole di assorbire tutte le sostanze nutritive adatte a superare momenti di stress (come i periodi eccessivamente caldi) senza perdere le sue forze e appassire.
Se notate, quindi, che le foglioline stanno ingiallendo e seccando in modo uniforme su tutta la chioma della pianta, potete provare a concimare.
Utilizzate un fertilizzante organico a cessione lenta, con alto contenuto di azoto e calcio. Di solito, basta una sola somministrazione per iniziare a vedere nuove foglioline sane e verdi crescere sulla pianta.